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Generali, cda straordinario

6/1/2012

Consiglio di amministrazione straordinario delle Generali convocato per sabato mattina a Milano. L'ordine del giorno, un po' enigmatico, ha colto di sorpresa anche i consiglieri.


Consiglio di amministrazione straordinario delle Generali convocato per sabato mattina a Milano. L'ordine del giorno, un po' enigmatico, ha colto di sorpresa anche i consiglieri.

Si parla infatti di misure relative a due articoli del codice civile: l'articolo 2381 e l'articolo 2386. Il titolo del primo si riferisce a «Presidente, comitato esecutivo e amministratori delegati». Il titolo del secondo parla invece di «Sostituzione degli amministratori». Nelle scorse settimane si era parlato di un forte pressing nei confronti dell’ad Giovanni Perissinotto.

E il patron di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, azionista importante del Leone di Trieste, il giorno dell’assemblea delle Generali, si era spinto a chiedere pubblicamente, in un’intervista al Corriere della Sera, le dimissioni di Perissinotto. In serata due fonti definite «vicine alla situazione» della compagnia triestina hanno dichiarato all'agenzia Reuters che in consiglio di amministrazione sarà chiesta la sfiducia di Perissinotto.

 

GRECO - «Ci sarà un Consiglio straordinario, al centro c'è la figura di Perissinotto. Da quando è stato mandato via Geronzi, le cose non sono andate meglio - dice una fonte -. E' un cda straordinario, quindi vuol dire che sono abbastanza d'accordo, ma mai dire mai». Circolano intanto già indiscrezioni sul nome di un papabile successore di Perissinotto, indicato in Mario Greco, attualmente alla guida di Zurich Financial. «L'indiscrezione non è senza fondamento, il profilo di Greco è calzante», dice una seconda fonte. Una autorevole fonte conferma che Greco è fra i papabili per una eventuale successione. «Tutto è in evoluzione. Nello scenario peggiore si va alla conta», dice una terza fonte. Secondo recenti voci di mercato di stampa sarebbero i vertici di Mediobanca - il presidente Renato Pagliaro e l'amministratore delegato Alberto Nagel - a spingere per la sfiducia a Perissinotto. Mediobanca, primo azionista di Generali, oppone un no comment, così come un altro socio importante di Generali, il gruppo De Agostini.  

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