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Addio Piazza Affari

5/23/2012 | marco.gementi

Da domani infatti a Milano si potrebbe parlare solo inglese o, chissà, forse arabo.


L'Italia dice definitivamente addio alla sua borsa. Da domani a Milano si potrebbe parlare solo inglese o, chissà, forse arabo.


 
Ieri sera, a mercati chiusi, scrive MF, Unicredit e Intesa Sanpaolo hanno avviato un accelerated bookbuilding per piazzare sul mercato le rispettive quote di Lse group, di cui fa parte anche Borsa Italiana.

Piazza Affari perde cosi' definitivamente il presidio che fino a questo momento aveva permesso all'Italia di non mollare completamente la presa sul mercato nazionale. Anche se l'atteggiamento degli inglesi aveva da tempo messo in chiaro che Milano contava sempre meno nelle decisioni del gruppo, nonostante gli introiti portati da Piazza Affari negli anni siano aumentati costantemente.

Per come è stata congegnata l'operazione congiunta Intesa-Unicredit, con Morgan Stanley come bookmaker, appare chiaro che il compratore per i due pacchetti, rispettivamente del 5,4% e del 6,1%, sia gia' stato individuato.

E, secondo indiscrezioni, a rilevare le quote sarebbero stati proprio l'attivissimo emiro del Qatar, che è stato in Italia proprio di recente, e che tramite la Qatar Investment Authority detiene gia' il 15,1% di Lse, e Dubai, che ha il 20,6% tramite la Borse Dubai.  
 

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