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5/10/2012 | Massimo Morici
UniCredit chiude il primo trimestre con un utile netto di 914 milioni di euro, in crescita del 12,8% rispetto agli 810 milioni dello stesso periodo del 2011, di cui 477 milioni da riacquisto di obbligazioni Tier I e Upper Tier II. L’utile normalizzato del periodo, esclusi quindi i proventi derivanti dal riacquisto di titoli Tier I e Upper Tier II, si attesta a 444 milioni, con un incremento dell’80% rispetto al quarto trimestre 2011, si legge in una nota, grazie al buon risultato di negoziazione, il repricing in Italia, rigorosi controlli sui costi e un’intensa attività della clientela, anche se il risultato è in calo del 45% su base annuale, principalmente per l’eccezionalità dei risultati da negoziazioni realizzati nel primo trimestre 2011.
Il risultato netto di gestione, più che raddoppiato su base trimestrale, è pari a 1.867 milioni grazie agli utili straordinari risultati dall’operazione di riacquisto, spiega la banca, ai buoni risultati dei mercati e alla tenuta della gestione operativa, e in aumento del 19,2% rispetto ai 1.566 milioni del primo trimestre 2011. Il margine di intermediazione si attesta a 7,1 miliardi, in crescita del 2,5% rispetto ai 6,9 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno e del 16,6% rispetto all’ultimo trimestre del 2011, di cui 697 milioni da riacquisto di Tier I e Upper Tier II, si legge in un comunicato di Piazza Cordusio.
Calano i costi operativi a 3,8 miliardi (-0,5%) a livello annuale, ma aumentano dell’1% rispetto al trimestre precedente. Gli accantonamenti su crediti ammontano a 1,4 miliardi (-7% a livello annuale e -6,3% a livello congiunturale). A oggi Piazza Cordusio comunica di aver completato il 44% del suo piano di finanziamento 2012. Il Core Tier I Ratio al marzo 2012 è pari al 10,31%.
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