L'utile operativo di Eni dovrebbe presentare una crescita di circa il 15% a 21 miliardi, mentre l'utile netto è previsto intorno a 8 mld (+14,3%) e il cash flow dovrebbe registrare uno scatto di oltre il 18% a 17 mld. E' quanto si legge nella rubrica "lettera all'investitore" del supllemento Affari & Finanza di Repubblica.

 

Per l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, "la crescita è la priorità numero uno e noi vogliamo riproporre anche nel futuro tassi di sviluppo superiori ai competitor facendo leva sulle consolidate capacità di trovare e sviluppare nuovi giacimenti". Nel contempo, puntualizza Scaroni, "vogliamo consolidare la leadership nel mercato europeo del gas; un mercato oggi difficile ove però raccogliamo i frutti della rinegoziazione dei contratti di lungo termine, Gazprom in primis, mentre un contributo giungera' dalla nuova società di trading e shipping che opera a Londra, strumento fondamentale per operare in questi mercati volatili".

Una cura particolare sarà poi dedicata alla redditività e all'equilibrio strutturale poichè, prosegue Scaroni, "abbiamo una previsione di investimenti molto importante, che supporterà la nostra crescita futura con tassi superiori a quelli dei nostri competitor, coperti da una generazione di cassa da attività operative idonea anche a remunerare gli azionisti con un dividendo nella fascia alta dell'industria e a mantenere uan solida struttura finanziaria".