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2/22/2011 | Federico Leardini
GERMANIA CONTRO - Addio alla Bundesbank, ma non prima di aver dettato la strategia tedesca per contrastare il rischio di diffusione della crisi del debito di Europa.
Axel Weber, scrivendo al Financial Times elenca una serie di ostacoli da cui il paese tedesco deve guardarsi e mette in guardia i partner dell'Eurozona dalla possibilità di commettere errori che appesantirebbero la corsa alla ripresa del continente.
Il primo veto viene posto alla possibilità di acquistare bond statali dei paesi in difficoltà coi fondi dell'Esf, il fondo salvastati europeo.
Chiusura anche verso la proposta di erogare prestiti a tassi agevolati a questi stessi paesi.
Il pensiero di fondo è uno: anche se si sta vivendo un periodo di crisi che richiede manovre pubbliche di lacrime e sangue non si può derogare alla pariteticità dei trattamenti.
Pensiero sotteso del tedesco, ma piuttosto evidente: siete stati così sventati da ridurvi a un passo dalla crisi? beh, almeno abbiate la decenza di non venire a implorare il nostro aiuto, ora...
Posizione peraltro legittima e ampiamente condivisa, anche se semiufficialmente, dalla cancelliera Merkel, e più facile da tenere oggi che non c'è più una corsa alla successione di Jean Claude Trichet alla Bce da percorrere.
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