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5/3/2012 | marco.gementi
Un assist a Sator e Palladio? Secondo qualche osservatore potrebbe anche esserlo.
A ben vedere, scrive MF, però la lettura inviata ieri da Premafin a Unicredit e alle altre 5 banche creditrici per slegare l'accordo di ristrutturazione del debito della holding dal piano di salvataggio proposto da Unipol e temporaneamente congelato dall'Antitrust è solo l'estremo tentativo di evitare un doloroso fallimento.
Se la formulazione della delibera sull'aumento di capitale riservato da 400 milioni, che sarà sottoposta ai soci della holding il 17 maggio consentisse a Premafin di rivolgersi a "altri operatori del settore assicurativo e/o investitori istituzionali", nel caso l'opzione Unipol dovesse tramontare, la "highly confident letter" firmata dalle banche e relativa all'accordo di ristrutturazione del debito da 368 milioni perderebbe efficacia, essendo strettamente legata al piano della compagnia bolognese.
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