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L'Antitrust non spaventa Mediobanca

4/30/2012 | marco.gementi

Il blitz con cui l'Autorità è intervenuta sul dossier Unipol - FonSai non sembra aver preso alla sprovvista il vertice di Piazzetta Cuccia


Il blitz con cui l'Autorità Antitrust è intervenuta sul dossier Unipol-FonSai, congelando fino al termine dell'istruttoria non solo l'operazione di concentrazione ma soprattutto "ogni attività e/o delibera prodromiche e funzionali alla stessa", non sembra aver preso alla sprovvista il vertice di Mediobanca.


Nonostante la decisione dell'authority presieduta da Giovanni Pitruzzella, che, come scrive Milano Finanza, ha esteso l'istruttoria anche alla banca d'affari e alle Generali, sia stata letta dai principali osservatori come un siluro destinato ad affondare non solo l'operazione di integrazione tra la compagnia bolognese e Fondiaria-Sai, ma anche a scalfire il legame tra Mediobanca e la compagnia triestina, in Piazzetta Cuccia non sembrano particolarmente preoccupati da quello che potrebbe essere la decisione finale dell'Antitrust.

Anzi, il fatto che il garante per la concorrenza, che fin dai tempi dell'istruttoria sulla fusione tra Sai e Fondiaria del 2002 ha basato ogni decisione in tema di concentrazione nel sistema bancario e assicurativo sulla tesi del controllo di fatto di Mediobanca sulle Generali, abbia acceso nuovamente un faro sui legami tra Piazzetta Cuccia e il Leone di Trieste viene considerata un'opportunità piuttosto che un rischio. Chi ha avuto modo di incontrare l'ad di Mediobanca, Alberto Nagel, all'indomani della decisione dell'Antitrust, lo ha trovato non certo allarmato per lo stop imposto all'operazione di integrazione tra Unipol e FonSai (di cui Mediobanca è il principale creditore), ne' particolarmente turbato di fronte alla possibilità che l'authority, al termine dell'istruttoria, possa imporre a Piazzetta Cuccia di ridurre in parte il proprio peso azionario nelle Generali, attualmente pari al 13,24% del capitale.

In Mediobanca sono infatti fiduciosi, così come lo è l'ad di Unipol, Carlo Cimbri, che dopo avere illustrato agli uffici dell'Antitrust non solo le misure necessarie per dare attuazione al provvedimento sospensione ma anche gli impegni per ottenere il via libera alla concentrazione, il cantiere per il salvataggio di Premafin e la messa in sicurezza di FonSai possa essere riaperto in tempi brevi.

 

Secondo quanto riportato da Milano Finanza, già oggi o al più tardi mercoledì 2 maggio, la compagnia bolognese e Premafin dovrebbero presentare all'Antitrust i propri impegni per gestire il periodo che andrà fino alla delibera finale dell'authority, ma in quell'occasione dovrebbero venire esposti anche alcuni degli impegni che le parti si obbligheranno a rispettare per ottenere l'ok alla fusione.  

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