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4/19/2012
"La Banca d'Italia sta a guardare come operano le banche. Sicuramente è fondamentale che ci sia il credito, ma ricordiamoci che dare il credito è nell'interesse delle banche, è la ragion d'essere delle banche. E ricordiamoci anche che le imprese lo devono meritare il credito. Questa è una cosa altrettanto fondamentale". E' quanto dichiarato in un'intervista a Giovanni Minoli alla Storia siamo noi su Raidue, anticipato stamane sulla Repubblica, dal governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco. In merito alla possibilità di spingere le banche a prestare soldi alle imprese e alle famiglie, il numero uno di Palazzo Koch ha detto che Bankitalia è molto attenta alla remunerazione dei banchieri, ma "bisogna che queste siano viste con attenzione e in un periodo lungo".
Riguardo i fondi concessi alle banche dalla Bce, quei soldi erano "risorse necessarie per sostituire fondi venuti meno per le banche. C'è stata una crisi di debito sovrano, c'e' stata la paura che l'Italia non ce la facesse. Le banche - osserva - avevano debito nei loro attivi sotto forma di titoli di Stato, e questo ha ingenerato il timore da parte degli investitori esteri". "Bisogna non aver paura del nuovo, non bisogna essere conservatori, ma bisogna guardare al cambiamento consapevoli delle proprie forze e delle forze di un istituto quale quello che io governo", conclude Visco a proposito di quale debba essere la caratteristica principale del Governatore della Banca d'Italia per dare fiducia alla popolazione
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