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4/18/2012
L'Europa è compatta nel condannare l'Argentina, considerata colpevole di aver nazionalizzato d'arbitrio la Ypf, il colosso energetico nazionale controllato dalla spagnola Repsol che ha chiesto 8 miliardi di euro di risarcimenti. Il governo di Madrid ieri ha convocato l'ambasciatore di Buoenos Aires minacciando ritorsioni economiche. La Commissione Ue nel frattempo ha espresso "preoccupazione e disappunto". Se ne riparlerà lunedì al Consiglio Ue.
"Tutte le opzioni sono possibili", ha detto Catherine Ashton ieri all'Europarlamento. La baronessa britannica, ha parlato di "esproprio di un importante investimento europeo in Argentina" e "di una misura che crea incertezza legale per le imprese europee", che "manda un segnale negativo agli investitori internazionali e potrebbe seriamente minare il contesto economico": l'allarme, infatti, suona anche per altri settori come banche e telcomunicazioni. Con la compiacenza USA, chiosa La Stampa, l'Ue potrebbe essere sbattuta fuori dall'Argentina a stretto giro di posta.
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