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Draghi, la miglior scelta

2/18/2011

Ennesima voce a favore della candidatura di Mario Draghi alla Bce. Questa volta è l'Economist a tessere le lodi del Governatore di Bankitalia


PLEBISCITO - Nel giro di una settimana è diventato il nome sulla bocca di tutto il mondo finanziario europeo.

Mario Draghi ottiene l'ennesimo appoggio alla sua candidatura alla presidenza della Bce e questa volta, a tessere le lodi del numero uno di Bankitalia è il settimanale inglese The Economist.

Mario Draghi e' il miglior candidato per succedere a Trichet alla guida della Bce e tutti i Paesi europei, a cominciare dalla Germania, dovrebbero rendersene conto, abbandonando ogni pregiudizio, e compiendo 'per una volta' la scelta giusta per rendere migliore una situazione difficile.

Queste le parole dell'autorevole giornale britannico, che suonano come una promozione a tutti gli effetti, ma non basta: l'Economist si spinge oltre e demolisce punto per punto le possibili obiezioni alla nomina di Draghi come successore di Trichet.

 

GOLDMAN SACHS - La prima riguarda la sua passata esperienza nel settore privato, in Goldman Sachs. Si tratta di una critica che, secondo l'Economist, non sta in piedi: ''Goldman Sachs puo' essere oggi un marchio tossico, ma non c'e' prova che Draghi abbia fatto niente di sconveniente. Al contrario, ha guadagnato un'importante esperienza finanziaria''.

 

ITALIA E BERLUSCONI - Rispedite al mittente anche le osservazioni circa una nazionalità, quella italiana che sarebbe sgradita ai vertiici della finanza e della politica mitteleuropea.

Ma la figura di Draghi si discosta da quello che è lo stereotipo dell'italiano e, proprio grazie all'autorevolezza guadagnata sul campo, da ultimo come responsabile del financial stability board, potrebbe fornire l'antitesi perfetta al modello, avversato tanto in Gran Bretagna quanto oltremanica, di italiano-berlusconiano.

"Niente suggerisce'', conclude l'Economist, che Draghi possa avere un atteggiamento troppo morbido nei confronti dell'inflazione, ultima delle obiezioni tradizionalmente avanzate dagli oppositori della candidatura italiana.

'' Angela Merkel dovrebbe affrontare questi pregiudizi e la Germania dovrebbe garantire il proprio sostegno a Draghi perche' lui e' l'uomo piu' adatto alla carica''.

 

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