Tempo di lettura: 1min
2/16/2011 | Federico Leardini
TURNOVER AI VERTICI - Sei mesi di grandi mutamenti per Generali, sei mesi in cui sono cambiati molti dei ruoli chiave e che stanno ridefinendo le strategie del gruppo.
Le ultime nomine, quella del Cio e del Chief risk manager, fanno seguito alla decisione di creare la carica di Counrty manager per l'Italia.
Un turnover di poltrone che risponde a una precisa strategia della dirigenza del Leone di Trieste.
"Dobbiamo migliorare la profittabilità" afferma il Presidente Cesare Geronzi, intervistato dal Financial Times "l'obiettivo di questi cambiamenti è quello di consolidare il processo decisionale in un'ottica di miglioramento dell'efficienza ed efficacia".
NIente a che fare, sembra, con le crescenti voci di attriti fra l'uomo forte di Mediobanca e il Ceo della prima compagnia assicurativa italiana, Giovanni Perissinotto.
IL FUTURO - Nel futuro di Generali non c'è un ruolo di «consolidatore» del sistema finanziario italiano attraverso la fitta rete di partecipazioni nelle principali blue chip della penisola.
"Fuori questione", anche, una fusione fra la compagnia assicurativa e piazzetta Cuccia, su cui pure si era speculato negli ultimi mesi.
Possibile, invece, un'ulteriore incremento del peso degli investimenti in alcune banche italiane, alle prese con la necessità di raccogliere nuovo capitale per fronteggiare gli obblighi legati all'implementazione di Basilea III.
Le vere direttrici della crescita, allora, puntano fuori dai confini nazionali e, per la precisione, in Russia e in Sud America.
Sul fronte russo è notizia delle ultime ore l'investimento nella banca Vtb, per quanto riguarda il mercato dell'America latina lo stesso Geronzi ha ammesso "stiamo valutando le opportunità di investire in Sud America, che rappresenta uno dei nostri primari obiettivi di sviluppo".
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie