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2/14/2011
IL DOPO TRICHET - La decisione di Axel Weber di abbandonare la corsa alla prima poltrona della Bce ha aperto la caccia alla successione di Jean Claude Trichet.
In un momento di stallo delle negoziazioni sul patto di crescita proposto dalla Merkel e di ritorno dei timori per la situazione debitoria portoghese, serve un'indicazione forte e immediata su chi sarà la prossima guida dell'Eurotower.
Un'assenza di segnali decisi rischierebbe di far tornare l'Eurozona ai giorni della paura e copirebbe duramente l'Euro.
Quello che serve è una figura forte, in grado di tener testa ai diktat francotedeschi, e credibile sul palcoscenico internazionale.
Tra tutti i candidati ancora in corsa il nome che maggiormente risponde a queste indicazioni è quello di Mario Draghi.
L'unico ostacolo è la sua italianità, che lo potrebbe rendere inviso agli elettori tedeschi e francesi.
Ma la forza di Draghi è quella di non essere un candidato della periferia dell'Europa, quanto delle istituzioni dell'Eurozona.
Da direttore dell'Fsb ha ottenuto consensi unanimi, che lo pongono al di sopra di ogni sospetto di parte e che ne fanno il candidato ideale per gli interessi dell'Eurozona.
Anche per Angela Merkel.
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