Sedici banche europee, fra cui l'italiana Banco Popolare, potrebbero essere costrette a una nuova ricapitalizzazione. Lo riporta il Financial Times che cita funzionari europei che stanno esaminando un dossier sulla situazione bancaria nell'Eurozona, anche se stamane il portavoce di Banco Popolare ha dichiarato a MF - Dowjones che l'istituto non ha in programma "nessun aumento di capitale".

Secondo il quotidiano economico-finanziario si tratterebbe di istituti di credito che negli stress test di luglio, in su 91 istituti 9 sono risultati inadeguati e sono stati a raccogliere nuovi capitali entro dicembre, avevano ottenuto standard minimi (con una ratio compresa tra il 5 e il 6%). Per FT, che cita un "alto funzionario francese", i 16 istituti dovrebbero cercare nuovi capitali "immediatamente". Le discussioni sarebbero ancora in corso, inoltre, e non si sarebbe arrivati ancora a una decisione definitiva, anche se stando alle prime indiscrezioni per la ricapitalizzazione potrebbe essere necessario l'aiuto dello Stato.

Il quotidiano della City, in dettaglio, cita sette banche spagnole (Banco Popular Espanol, Bankinter, Caixa Galicia, BFA-Bankia, Banco Civica , Caixa Ontinyent e Banco De Sabadell), due tedesche (Norddeutsche Landesbank, HSH Nordbank), due greche (Piraeus Bank e Hellenic Postbank), due portoghesi (Espirito Santo e Banco Portugues) , una italiana (Banco Popolare), una cipriota (Marfin Popular Bank) e una slovena (Nova Ljubljanska Banka).

L'istituto guidato da Pier Francesco Saviotti nel pomeriggio spiega in una nota di aver superato con ampio margine il valore di riferimento del 5% previsto dagli stress test europei, ribadendo che non necessita pertanto di alcuna ulteriore iniezione di capitale. "In sintonia con l'Autorità di Vigilanza - si legge nella nota - è comunque proseguita l'azione di rafforzamento del capitale di migliore qualità (Core Tier1) che, anche in relazione al perfezionamento delle fusioni previste entro fine anno nell'ambito del progetto grande banca popolare, si incrementerà di circa 30 punti base. Pertanto, il Core Tier1 stressato secondo i parametri Eba dello scorso luglio aumenterà dal 5,7% al 6% (dal 6,8% al 7,1% in condizioni normali)".