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7/28/2011 | Massimo Morici
Le banche dimezzano gli utili in 5 anni (-48,5%), secondo l'annuario R&S di Mediobanca. Il calo nel complesso non ha risparmiato nessuna delle blue chip, colpendo più duramente però la finanza, con le assicurazioni in riduzione del 44,3% e le banche in flessione del 48,5%. Tra le banche, importante la flessione di Unicredit (-76%), lievi ma significativi gli incrementi di Intesa (+6%) e Monte Paschi (+8%). Unicredit ha cumulato utili appena superiori a Intesa (18,5 mld contro 17,9).
Peggior performance nel quinquennio per Unicredit: la banca di Piazza Cordusio aveva una capitalizzazione di Borsa di 87,4 miliardi di euro nel 2006, il suo valore in Piazza Affari è di 23,7 miliardi al 27 luglio scorso. Intesa Sanpaolo nel 2006 valeva quasi 73 miliardi, ora la sua capitalizzazione di Borsa è di 25,6 miliardi.
La migliore del comparto è Mediobanca: la sua capitalizzazione di Borsa nel 2006 era di 14,5 miliardi, ora il suo valore sul listino milanese è di 5,4. In generale, nel primo trimestre del 2011 i ricavi complessivi mostrano una sostanziale tenuta (+1,3%) rispetto al primo trimestre del 2010, con una lieve crescita del margine di interesse (+2,1%) ed un forte miglioramento del risultato di negoziazione (+45,3%) che peraltro era ampiamente positivo anche nel primo trimestre del 2010 per poi chiudere in negativo sui 12 mesi. Se queste prime tendenze dovessero confermarsi in corso d'anno, l'aggregato delle banche chiuderebbe il 2011 con ricavi comunque inferiori di circa il 10% rispetto al livello del 2007.
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