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Banco Popolare: ecco la nuova riorganizzazione

7/19/2011 | Massimo Morici

Il consigliere delegato Francesco Saviotti alza il velo sul nuovo Banco, che prevede tre divisioni territoriali legate ai marchi storici di Lodi, Verona e Novara


Non ci sono più misteri sulla futura riorganizzazione del Banco Popolare. Ieri il consigliere delegato Pier Francesco Saviotti ha convocato i giornalisti per illustrare il piano già annunciato nei giorni scorsi, che prevede la fusione delle popolari di Verona, Novara e Lodi e della Cassa di risparmio di Lucca nella capogruppo, con risparmi per 93 - 94 milioni di euro all'anno e portando l'utile della capogruppo a 647 milioni nel 2013 e a 997 milioni nel 2015 .


Previste tre divisioni territoriali integrate e legate ai marchi storici di BP Verona, BP Novara e BP Lodi, da cui dipenderanno sei direzioni territoriali con sede a Verona, Modena, Lodi, Lucca, Novara e Roma. Il numero delle aree d'affari passerà da 63 a 80. Credito Bergamasco, invece, non verrà venduto e non sarà fuso con la capogruppo per mere ragioni patrimoniali: avrebbe comportato una rinuncia di 37 punti base di Core Tier 1. Con la nuova struttura il core tier salirà al 7,9% nel 2013 e all'8,7% nel 2015.


Il piano industriale, inoltre, prevede la dismissione del 50% del patrimonio immobiliare non strumentale di Banca Italease per un valore di 500 milioni di euro, la possibile vendita della banca depositaria (due i possibili compratori) e del 19% di Agos Ducato ai soci di Crédit Agricole, mentre Saviotti respinge qualsiasi ipotesi di un nuovo aumento di capitale. Sul fronte del management, Maurizio Faraoni (ora cfo) sarà il nuovo direttore generale, che sarà affiancato da Domenico De Angelis. Maurizio Di Maio, attuale ad della Popolare di Lodi, dovrebbe guidare la relativa divisione territoriale e potrebbe ottenere un posto in cda, la cui composizione però sarà decisa durante l'assemblea straordinaria prevista a novembre, in cui sarà designato anche il futuro presidente. Il 26 agosto invece dovrebbe essere varato il nuovo statuto con i dettagli del piano di ristrutturazione.


 

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