Già a partire dal 2011 gli utili delle banche italiane dovrebbero migliorare. Secondo le stime di Prometeia assisteremo nei prossimi tre anni ad un miglioramento del sistema bancario. In particolare tra il 2011 e il 2013 il settore produrrà utili per circa 42 miliardi di euro, un dato ancora lontano dai 63 miliardi del triennio 2005-2007. Per quanto riguarda le altre voci di bilancio, gli esperti della società milanese, prevedono una crescita della raccolta diretta delle banche pari al 3,3% annuo. "Assisteremo,  però, a una ricomposizione del funding verso le componenti di raccolta più stabili per l'esigenza di mantenere un rapporto equilibrato tra impieghi e depositi" spiegano gli analisti di Prometeia, che prevedono inoltre che, nel prossimo triennio i ricavi netti saranno sostenuti dalla componente connessa ai servizi di gestione e intermediazione del risparmio.

 

"Ridotti i margini di manovra sui prezzi in un contesto di mercato che diventa sempre più concorrenziale e in cui la normativa interviene in maniera più stringente a tutela dei risparmiatori" si legge nel rapporto di Prometeia "risulterà fondamentale l'adozione di strategie rivolte a una maggiore stabilizzazione dei ricavi da servizi attraverso un'offerta che mira a creare una relazione di lungo periodo con la clientela".

 

Per questo, secondo gli esperti della società milanese, sul fronte della gestione e intermediazione del risparmio, nel triennio 2011-2013, risulterà centrale la capacità degli intermediari finanziari di fornire soluzioni in grado i rispondere alla necessità degli investitori di orientare i portafogli verso investimenti di medio e lungo periodo, magari con finalità previdenziali. "Tale scenario" ha aggiunto Fornasari "presuppone una stabilizzazione del ruolo della distribuzione bancaria nel comparto del risparmio gestito che rimane centrale per una maggiore tenuta nello scenario prospettico del mercato del risparmio in Italia".