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Mediobanca, l'utile cala a 81 milioni

9/21/2012 | Marcella Persola

Sui conti di Piazzetta Cuccia pesano i contributi negativi del comparto titoli e partecipazioni che pesano per circa 402 milioni.


Un calo del 78,1% dell'utile netto. E' questa la variazione significativa che ha caratterizzato il primo semestre del 2012 di Mediobanca. Nei primi sei mesi dell'anno la banca guidata da Alberto Nagel ha generato un utile netto di 80,9 milioni contro i 368,6 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. A pesare sui conti è stato oltre alla crisi del debito sovrano nel sud Europa, anche il portafoglio titoli e partecipazioni, che ha pesato complessivamente per 402 milioni, di cui 170 milioni provenienti dagli utili da partecipazioni; 191 milioni dalle scvalutazioni su partecipazione e 382 milioni dalle svalutazioni/perdite su titoli AFS. 

Per quanto riguarda l'attività bancaria il margine di interesse è stabile (1,069 miliardi contro i 1,070) mentre aumentano i proventi da negoziazione passate da 189,2 a 266,8 milioni, mentre le commissioni ed altri proventi segnano una lieve riduzione (483,5 milioni contro i 520,3 milioni) riferibile alla debolezza congiunturale dell'attività corporate e investment banking. 

Guardando ai dati patrimoniali emerge che il patrimonio di base è aumentato da 6,1 a 6,3 miliardi. Il Core Tier1 è salito dal 11,2% al 11,5%. La raccolta è aumentata da 51,7 a 55,8 miliardi.

Se si guardano i risultati a livello divisionale emerge che la divisione corporate e investment banking presenta un utile di 19,7 milioni (in netto calo rispetto ai 242 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso). Nel credito al consumo è confermata la crescita e la redditività del segmento con l'utile netto che cresce da 91,1 milioni a 92,8 milioni. A livello di retail banking invece è da segnalare un'ulteriore perdita di 42 milioni, in peggioramenteo rispetto alla perdita di 39 milioni dello scorso esercizio. Stabili invece il patrimonio e l'utile della divisione private banking con un utile netto a  70,5 milioni contro i 25,5 dello scorso esercizio. In perdita invece la divisione PI (principal investing) con una perdita netta di 64 milioni contro i 69 milioni dello scorso esercizio. Su questo ha pesato la svalutazione di Telco (113,3 milioni), Rcs Mediagroup (77,7 milioni). 

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