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Barclays, gli scandali sembrano non avere fine

8/31/2012

Il nuovo a.d. Antony Jenkins comincia nel peggiore dei modi la sua nuova avventura con una tegola firmata "ufficio anti-frodi".


La situazione del colosso della finanza londinese subisce un nuovo duro colpo dopo lo scandalo legato alla manipolazione del tasso Libor e al conseguente allontanamento del Ceo Bob Diamond.

 

Il nuovo amministratore delegato Antony Jenkins comincia nel peggiore dei modi la sua nuova avventura: è arrivata la news, infatti, che il Serious Fraud Office, l'ufficio anti-frodi del governo britannico, ha aperto un'indagine penale sui rapporti intrattenuti nel 2008 tra Barclays ed alcuni investitori.


Il caso

Quaranta milioni di sterline pagate ad Amanda Stayeley, bella aristocratica inglese, ex-fidanzata del principe Andrea (il secondogenito della regina), solo per avere presentato lo sceicco Mansur, il miliardario di Abu Dhabi proprietario della squadra di calcio Manchester City.

 

Una commissione non certo piccola, che tuttavia è niente in confronto ai 7 miliardi e mezzo di sterline (8 miliardi e mezzo di euro) investiti dallo sceicco qualche tempo dopo, nel novembre 2008, nelle casse della Barclays: l'aiuto esterno che permise alla seconda maggiore banca britannica di evitare il fallimento e di non doversi rivolgere alla Stato.

 

Nel mirino c'è non solo la transazione da 7 miliardi di sterline in cui è coinvolto lo sceicco di Abu Dhabi, ma anche quella precedente, da 4 miliardi e mezzo di sterline, avvenuta nel giugno 2008, quando fu la Qatar Holding, il braccio finanziario del piccolo ma ricchissimo emirato, a intervenire con un'iniezione di fondi per salvare la banca.

 

L'indagine verte sulla possibilità di commissioni troppo alte e non abbastanza trasparenti, non conformi alle regole: insomma, bustarelle. Non ci sono accuse nei confronti dei due investitori, lo sceicco Mansur e il Qatar.

I sospetti riguardano piuttosto dirigenti della Barclays e mediatori. Almeno quattro grossi banchieri avrebbero avuto un ruolo cruciale nel salvataggio, tra cui il capo del dipartimento finanziario John Lucas, secondo quanto scrivono oggi i giornali di Londra. Potrebbe c'entrare anche Roger Jenkins, il banchiere più pagato della City, ex-capo del dipartimento Medio Oriente della Barclays, la cui affascinante moglie di origine serba facilitò la conoscenza con la famiglia dell'emiro del Qatar durante una vacanza di alcuni anni or sono in Costa Smeralda.

 

Cambio di rotta

Proprio dalle parole del nuovo Ceo emerge un timore per gli analisti. Se è vero che il forte orientamento all'Investment Banking del predecessore Diamond aveva causato gravi danni, è altrettanto vero che la divisione IB aveva contribuito con il 54% degli utili nel primo semestre 2012.

La figura di Jenkins viene vista come molto distante dal segmento IB e gli azionisti temono per i futuri utili anche per il fatto che il nuovo ceo abbia dichiarato di voler collaborare con gli inquirenti e le autorità per stabilizzare la banca, anche a costo di avere target di redditività meno ambiziosi.

 

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