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Ubs, addio alla City

3/3/2011 | Federico Leardini

Spara a zero, il Ceo di Ubs, contro il sistema regolatorio inglese e i nuovi strumenti d'investimento spinti dalle autorità europee. Se le cose non cambieranno, le grandi banche potrebbero dare l'addio alla City


CITY, ADDIO - Pronti a lasciare la City, se la stretta sulle regole sarà troppo forte.

Il messaggio, o meglio, l'avvertimento, viene dal Ceo di Ubs Oswald Grubel ed è di quelli che difficilmente passano inosservati.

"Il governo inglese non sta facendo niente per farci rimanere. Ne parlano solo in privato... Ma se non intervengono pubblicamente a supporto della City, nemmeno Dio la potrà salvare".

Il rischio è che l'eccessiva stretta sul fronte dei requisiti di capitalizzazione e sulla separazione tra business investment e commerciale porti un gran numero delle grandi firme della finanza al di fuori dei confini della Regina.

"Compagnie come la nostra, che hanno 7000 dipendenti nella City non possono permettersi di vivere nell'incertezza sul futuro, dobbiamo poterci assumere impegni di lungo periodo, dobbiamo sapere con certezza dove andrà la City nei prossimi anni", prosegue Grubel nell'intervista al Financial Times, affermando anche che a beneficiare della fuga dei grandi gruppi dalle piazze storiche della finanza europea potrebbero essere gli Stati Uniti e, soprattutto, l'Asia.

"Se in qualche posto al mondo il requisito di capitalizzazione è dell'8% e in altre è del 19% non c'è grosso dubbio su dove si sposteranno i business".

 

COCOBOND SPAZZATURA - Ancora più chiaro, se possibile, il pensiero del numero uno di Ubs sui Coco Bond, i nuovi strumenti che stanno riscuotendo grande successo agli occhi dei regolatori euroopei per il loro "impatto zero" sulle casse delle banche.

Secondo Grubel si tratta di investimenti "particolarmente rischiosi" dal momento che rischiano di innescare un effetto domino che andrebbe a colpire proprio le casse delle banche che dovrebbero tutelare.

"Nel momento stesso in cui ci si avvicina a quei livelli - quando i bond si trasformano automaticamente in equity per non impattare sui requisiti di capitalizzazione delle banche - cosa pensate che faranno gli investitori, se non liberarsene immediatamente, dal momento che il loro valore sarebbe praticamente azzerato?"

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