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7/26/2012
L'istituto spagnolo Santander, prima banca dell'eurozona per capitalizzazione ha registrato un calo dell'utile netto nel secondo trimestre del 92,8% pari a 100 milioni di euro a seguito di forti accantonamenti richiesti dalle autorità di controllo.
Un risultato sensibilmente inferiore alle aspettative del mercato che avevano stimato un utile di 1,4 miliardi in linea con quello dell'anno precedente (1,39 miliardi).
Il margine netto d'intermediazione nello stesso periodo ha registrato un rialzo del 6,3% à 7,678 miliardi di euro.
Sull'intero semestre l'utile è calato del 51% a 1,7 miliardi con un margine netto d'intermediazione cresciuto dell'8,4% a 15,499 miliardi.
Senza gli accantonamenti, ha spiegato l'istituto iberico in un comunicato l'utile avrebbe toccato i 12,5 miliardi, in crescita del 6%.
Le autorità spagnole hanno imposto alle banche del Paese di 'pulire' una volta per tutte i loro bilanci dagli attivi immobiliari a rischio, richiesta che dovrebbe portare a realizzare oltre 80 miliardi di nuovi accantonamenti per il 2012.
Per questo la banca ha annunciato anche di aver mantenuto 6,5 miliardi di euro in riserve per coprire eventuali rischi di insolvenza.
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