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Credit Suisse corre ai ripari

6/14/2012 | Italo Marchesi

Dopo le richieste della Banca Centrale Svizzera su un rafforzamento patrimoniale e il crollo del titolo ai minimi degli ultimi 19 anni, l'istituto elvetico dichiara di...


 

Credit Suisse si difende e, dopo le richieste della Banca Centrale Svizzera su un rafforzamento patrimoniale e il crollo del titolo ai minimi degli ultimi 19 anni, manda un messaggio chiaro agli investitori: siamo "una delle banche globali meglio capitalizzate e con il migliore profilo finanziario. La solidità patrimoniale e finanziaria è riflessa negli spread dei Cds, tra i piú contenuti del settore". 
 
Non solo. Nella nota diffusa dalla società si legge che "la continua attenzione alla capitalizzazione da parte di Credit Suisse è dimostrata nella volontà di adeguarsi prontamente ai cambiamenti della regolamentazione, avendo già ad oggi capitale in eccesso rispetto ai requisiti dell'organismo di regolamentazione bancaria Finma e di Basilea 2. Alla luce della regolamentazione svizzera del 'Too big to fail' sotto Basilea 3, Credit Suisse ha costituito un potenziale buffer (CoCo) a fronte di perdite pari al 3% del common equity entro fine 2012". 

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