Tempo di lettura: 2min

Mps, il blitz della Guardia di Finanza affonda il titolo

5/9/2012 | Italo Marchesi

La Procura della Repubblica di Siena ha disposto una serie di perquisizioni eseguite da parte della Guardia di finanza presso le sedi legali della Banca Monte dei Paschi di Siena e della Fondazione su ipotesi di reato di manipolazione del mercato e...


 

 

Giornata da dimenticare per MPS. La Procura della Repubblica di Siena ha disposto una serie di perquisizioni eseguite da parte della Guardia di finanza presso le sedi legali della Banca Monte dei Paschi di Siena e della Fondazione su ipotesi di reato di manipolazione del mercato e ostacolo alle attività delle autorità di vigilanza in merito alla acquisizione di Antonveneta.
 
A comunicarlo la stessa Guardia di Finanza di Roma che ha guidato le perquisizioni insieme con il Comando provinciale di Siena. 
 
Secondo quanto riferito nella nota, il blitz ha riguardato anche le sedi "del Comune e della Provincia [di Siena], di numerose istituzioni finanziarie italiane ed estere con sede sul territorio nazionale, nonché di abitazioni private, in ordine ad una serie di condotte poste in essere a partire dal 2007, in occasione dell'acquisizione di Banca Antonveneta dagli spagnoli del Banco Santander, protrattesi sino al 2012". 
 
"Le ipotesi investigative riguardano i reati di manipolazione del mercato ed ostacolo alle funzioni delle autorità di vigilanza in relazione alle operazioni finanziarie di reperimento delle risorse necessarie alla acquisizione di Banca Antonveneta e ai finanziamenti in essere a favore della Fondazione Monte dei Paschi", aggiunge la nota. 
 
 
In particolare, secondo fonti investigative senesi sentite da Reuters le abitazioni perquisite sono quelle di Gabriello Mancini, presidente della Fondazione, di Antonio Vigni, ex direttore generale di Mps e oggi consulente per la Fondazione, e di Claudio Pieri, dg della Fondazione.
 
Dall'ufficio stampa della banca hanno fatto sapere che la perquisizione riguarda l'aumento di capitale del 2008 per la parte del cosiddetto "fresh" da 1 miliardo di euro con il quale la banca senese ha finanziato l'acquisizione di Antonveneta. "La banca assicura come sempre la massima collaborazione e ribadisce la propria fiducia nella magistratura", scrive l'agenzia Reuters che, citando una fonte Consob, specifica che l'azione di oggi è il risultato di contatti prese nelle settimane scorse tra la Consob e la Procura di Siena.
 
Anche la Fondazione Mps ha fatto conoscere la sua versione: e ipotesi di manipolazione sul titolo riguardano il mese di gennaio e ricorda "l'anomalo ribasso" con il minimo toccato il 10 gennaio a 0,19 euro, scrive in una nota. Intanto i computer della fondazione sono inutilizzabili per gli accertamenti in corso sui server da parte degli inquirenti
 
A Piazza Affari il titolo è giunto a perdere fino a circa il 10% e ha chiuso con un -6,9% 0,23 euro.

 

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?