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Carige, via libera alla ricapitalizzazione da 850 milioni

6/5/2015 | Redazione Advisor

L'aumento, a sconto del 35,2%, è necessario a reperire le risorse per il rafforzamento del capitale imposto dalla Bce


Via libera alla ricapitalizzazione da 850 milioni di euro per Carige, il più imponente della storia dell’istituto ligure. L’aumento, che scatta lunedì con uno sconto del 35,2% rispetto al terp (il prezzo teorico ex diritto calcolato al prezzo ufficiale di ieri), segue il sacrificio da 800 milioni di euro chiesto ai soci la scorsa estate.

La banca ligure per reperire le risorse necessarie per il rafforzamento di capitale da 814 milioni di euro richiesto dalla Bce, dopo la bocciatura dell’istituto agli stress test, ha deciso negli scorsi mesi di dismettere le due società assicurative e di mettere sul mercato il private banking (la banca milanese Cesare Ponti) e la società di credito al consumo (Creditis). Scelte che avrebbero potuto limitare l’aumento a 650 - 700 milioni di euro.

Ma il board, con l'obiettivo di risanare l'istituto ha deciso di andare avanti con un aumento ancora più sostanzioso. I principali soci ad oggi sono Malacalza Investimenti (14,934%) della famiglia genovese Malacalza (che ha rilevato il 10,5% di capitale venduto dalla Fondazione), i francesi di Bpce (5,099%), The summer trust (5,011%) dell’imprenditore Gabriele Volpi, UBS (4,395%), e Fondazione Carige che oggi detiene solo l’1,956% (dal 17% dello scorso anno).

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