Dopo le indiscrezioni di stampa delle scorse settimane, sembra arrivata al capolinea la permanenza di Enrico Tommaso Cucchiani (nella foto) sulla poltrona di consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, dove si è insidiato il 20 dicembre 2011. Secondo quanto riporta "Il Messaggero", la decisione di sostituirlo dovrebbe essere presa martedì 1° ottobre, nel corso del consiglio di sorveglianza straordinario già convocato in precedenza a Milano, dopo il consiglio di gestione. 

 

Il suo più accreditato successore pare essere Carlo Messina, attuale dg vicario e capo della Banca dei territori, con un passato in Ambroveneto. Lunedì 30 dovrebbe tenersi un summit tra le fondazioni, sempre a Milano, mentre probabilmente domenica, Sergio Bazoli dovrebbe incontrare Cucchiani, di ritorno dagli Usa. 

 

Il presidente del cds addebita all'attuale ceo le dichiarazioni rese giorni fa sul caso-Tassara, la finanziaria verso la quale Intesa Sanpaolo è esposta per 1,2 miliardi di euro: "Io nel 2008 non c'ero, non ero neanche in Italia". E' questa la frase che innervosisce Bazoli. Inoltre, anche gli enti muovono nei suoi confronti alcuni rilievi, come i lunghi periodi trascorsi all'estero, quindi lontano dall'attività dell'istituto. 

 

Non solo, perché a remare contro Cucchiani ci sono la caduta di redditività, con la semestrale di giugno chiusa un utile in calo del 75% rispetto al primo semestre 2012, e alcune scelte fatte di recente, contro la volontà di Bazoli, sostenuto dalle fondazioni, come l'allontanamento di Giuseppe Castagna dalla guida della Banca dei territori a dispetto dei risultati ottenuti. Inoltre, c'è il riposizionamento di Gaetano Miccichè, dg corporate, con la revisione delle sue deleghe e il tentativo di non farlo entrare nel cdg. 

 

Ormai il riassetto pare avviato e anche Giuseppe Guzzetti, il presidente di Cariplo che ha presentato Cucchiani a Bazoli, sembra essere convinto.