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abrdn presenta un piano triennale di engagement

9/21/2023 | Redazione Advisor

E' incentrato su quattro aree tematiche: corporate governance, cambiamenti climatici, sicurezza informatica e gestione delle filiere e diritti umani


abrdn ha pubblicato le priorità del suo piano di engagement e azionariato attivo, definite nella sua Active Equities Engagement Roadmap 2024 – 2026. Il piano d’azione è incentrato su quattro aree tematiche: corporate governance, cambiamenti climatici, sicurezza informatica e gestione delle filiere e diritti umani.

L’obiettivo è di mettere in evidenza i temi più importanti nel contesto per noi e i nostri investitori, in base alla valutazione della rilevanza finanziaria di queste questioni. Questo piano d’azione è un’estensione del nostro approccio globale di engagement, che può contare sulla collaborazione tra le varie asset class e sul supporto del Sustainability Group di abrdn. Il nostro approccio di engagement è allineato allo Stewardship Code del Regno Unito e ai suoi Principi guida, che ci hanno aiutato a focalizzare il nostro pensiero. 

Corporate governance

La corporate governance è uno dei fattori principali da cui dipende la nostra solida performance aziendale. Una solida struttura di governance, l’attuazione di pratiche e politiche adeguate e la presenza di persone motivate, esperte e di talento all’interno di un’organizzazione sono requisiti essenziali per ottenere risultati in una serie di questioni ambientali e sociali e per conseguire una buona performance finanziaria. Una corporate governance di qualità non solo contribuisce alla creazione di valore nel lungo termine, ma serve anche a garantire l’esistenza di controlli ed equilibri e la definizione della tolleranza al rischio, in modo che le persone giuste prendano decisioni per le giuste ragioni. Nell’ambito di questo tema daremo priorità alle aree principali, come allocazione del capitale e rendimenti, composizione e diversità del consiglio di amministrazione, e remunerazione.

Cambiamenti climatici

Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide più importanti del 21° secolo e ha grandi implicazioni per la società e gli investitori. Consideriamo il rischio climatico come un rischio finanziario e, di conseguenza, cerchiamo di capire in che modo gli investimenti possano contribuire a ridurre i cambiamenti climatici a livello globale, e dunque a mitigare i rischi di investimento. In qualità di investitori, siamo chiamati a contribuire al finanziamento di nuove tecnologie per contrastare i cambiamenti climatici e i loro effetti e a promuovere la decarbonizzazione dei portafogli attraverso l’engagement. La valutazione della transizione, dei rischi fisici e delle opportunità del cambiamento climatico è un elemento centrale di questo processo e saranno privilegiate aree quali la governance del cambiamento climatico, la decarbonizzazione operativa e la “transizione giusta”.

Sicurezza informatica

Molte aziende dipendono fortemente e fanno un largo uso di dati e informazioni personali, che le porta a essere sempre più interconnesse. Con la contestuale crescita di attacchi e incidenti informatici, l’esistenza di sistemi sicuri e affidabili è imprescindibile per le aziende di diversi settori. Sta inoltre crescendo l’attenzione verso la preparazione informatica delle aziende che gestiscono infrastrutture critiche, come le reti energetiche nazionali, la produzione di energia e i trasporti. Ci concentreremo in particolare su aziende che, secondo noi, operano in contesti ad alto rischio, i cui i team di gestione non hanno affrontato in modo adeguato il rischio di incidenti informatici, o che sono state vittime di attacchi informatici e, pertanto, hanno bisogno di risposte e cambiamenti.

Gestione delle filiere e diritti umani

Le aziende sono messe sotto esame dai consumatori, dalla società civile e dalle autorità di regolamentazione, che verificano il modo in cui trattano sia i loro dipendenti diretti che i lavoratori lungo le loro filiere. Le filiere sono sempre più frammentate e lontane dal consumatore; tuttavia, con l’avvento delle nuove tecnologie e dei social media, la loro gestione sta diventando una componente sempre più visibile del comportamento delle aziende. Abbiamo la responsabilità di rispettare i diritti umani nelle nostre attività, essendo consapevoli del modo in cui i nostri investimenti influiscono sui diritti di altri. Eseguiamo una ricerca e un’analisi approfondita degli aspetti legati al lavoro e alle filiere delle aziende, anche sui temi del lavoro forzato e della schiavitù moderna. Abbiamo chiarito in modo inequivocabile che non tolleriamo alcuna forma di sfruttamento del lavoro.

Devan Kaloo, Global Head of Equities di abrdn, ha dichiarato: “Il piano di engagement e azionariato attivo migliora la trasparenza verso i clienti, le società in portafoglio e gli stakeholder, puntando sui principali fattori che influiscono sui nostri investimenti.”

Sarah Norris, Head of ESG- Equities di abrdn, ha commentato: “L’engagement è una parte importante del nostro processo d’investimento nell’ambito dell’azionariato attivo: nel nostro ruolo, consideriamo l’engagement non solo un diritto, ma un obbligo degli investitori. Riteniamo che un dialogo informato e costruttivo contribuisca a rendere migliori le società, aumentando il valore degli investimenti dei nostri clienti. Prestiamo particolare attenzione ai fattori di governance, che a volte vengono messi in ombra dai temi ambientali e sociali”.

Andrew Mason, Head of Active Ownership di abrdn, ha aggiunto: “In abrdn, allineiamo il nostro approccio di engagement allo Stewardship Code del Regno Unito per creare valore di lungo termine per i clienti, l’economia, l’ambiente e la nostra società. Puntiamo a preservare e aumentare il valore degli investimenti dei nostri clienti tenendo conto di un’ampia gamma di fattori che influiscono sul successo a lungo termine dell’azienda. Questo piano d’azione dimostra in che modo il team Active Equities di abrdn perseguirà le sue priorità di engagement verso le aziende per i prossimi tre anni.”

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