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9/9/2022 | Redazione Advisor
Si terrà il prossimo 29 settembre, pochi giorni dopo l’esito delle elezioni politiche italiane, l’evento di UBS AM “Back to Bond”, un viaggio ultradecennale all’interno dei mercati finanziari mostrando i diversi parallelismi tra l’epoca odierna e quella passata, in particolare con gli anni ’80 del secolo scorso che presentano una forte similitudine con gli anni ’20 del nostro secolo.
Nell’immaginario collettivo gli anni ’80 sono ricordati come gloriosi, sono gli anni della “Milano da bere”, dell’Italia campione del mondo a livello calcistico, mentre a livello economico non furono così “memorabili” visto che l’Italia segnò un dimezzamento della crescita del PIL rispetto ai tempi del “miracolo economico”, con forti svalutazioni della lira, (la moneta dei tempi), che perse fino al 65% del suo valore, l’inflazione galoppante (arrivò al 21,2%) ed elevati livelli di disoccupazione (quasi il 12% alla fine del decennio). Sono anche gli anni dei rendimenti a doppia cifra, della crescita del debito pubblico, sono gli anni dei BOT People in cui BTP e BOT, i più semplici strumenti finanziari per un investitore, diventano il centro e il cuore dei portafogli degli italiani.
“L’economia di oggi è sicuramente molto diversa da quella degli anni ottanta e quindi dobbiamo essere cauti nel compararli. Ma quello che accumuna questi due periodi storici sono sicuramente l’aumento repentino dell’inflazione – dettato da fattori diversi, Covid e guerra in Ucraina oggi, l’embargo dei produttori di petrolio negli anni ottanta – e la robusta risposta delle banche centrali con un significativo aumento dei tassi” ricorda Yuri Blanga (nella foto), head of advisory business di UBS AM.
“Dopo 2 anni di chiusure e restrizioni, finalmente gli indici economici globali erano pronti a ripartire con un trend fortemente positivo, sostenuti da banche centrali ancora accomodanti e politiche fiscali ed economiche espansive in larga parte del mondo globalizzato.
Ma un po' come accade nei migliori film di Hollywood, quando pensi che il finale sia scontato, ecco che il regista stravolge profondamente la trama” sottolinea Blanga. “Anche il 2022 è probabilmente uno dei colpi di scena più mirabolanti di sempre, la trama capovolta di un capolavoro cinematografico. Con una grande differenza: è tutto molto reale. La guerra Russia-Ucraina, la conseguente crisi energetica e la successiva spirale inflazionistica hanno ribaltato tutte le aspettative, di analisti e investitori di tutto il mondo, ponendo il mondo di fronte a nuove sfide”.
L’aumento dei tassi programmato dalle banche centrali per contrastare l’inflazione sta avendo un impatto profondo sugli investitori sia istituzionali che il mondo retail. “L’aumento repentino dei tassi ha inflitto perdite a molti investitori ma ha anche aperto nuove opportunità in questa asset class” sottolinea Massimiliano Castelli, head global strategy, global sovereign markets di UBS AM. “Prima di tutto lo stock di obbligazioni con tassi negativi è diminuito in maniera considerevole: da circa 18 trilioni nel 2020 a poco meno di 3 trilioni nell’agosto di quest’anno. L’era dei tassi negativi sta rapidamente volgendo al termine. Secondo, la percentuale del mercato obbligazionario mondiale con rendimenti superiori al 2% è cresciuto da circa il 25% nel dicembre del 2021 al 75% nel luglio di quest’anno” continua Castelli.
E alla luce di questo quindi come riposizionare i portafogli? L’aumento dei rendimenti dettato dal cambio di passo da parte delle banche centrali ha portato molti clienti negli ultimi mesi a chiedersi dopotutto, perché non tornare ad investire semplicemente nei BTP?
“Il mondo in questi decenni è profondamente cambiato, più interconnesso, i cambiamenti veloci più che mai. È ancora una volta il momento di fare uno sforzo con i clienti e ribadire che nulla è semplice come sembra in finanza” ribadisce Blanga, che invita chi vuole avere uno scenario più preciso da presentare ai clienti di partecipare al prossimo evento di UBS AM.
“Preparatevi dunque al ”Back to Bond”, tra contenuti, soluzioni di investimento ed ospiti d’eccezione, per aiutarvi a comprendere meglio questo momento, per capire concretamente cosa fare e, come sempre, riportare il valore della consulenza al centro delle discussioni con i vostri clienti” conclude Blanga. Appuntamento quindi al 29 settembre.
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