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Robo advisor: uomo e macchina non sono alternativi

5/22/2019

Si è svolta la seconda edizione del SIAT QuanTech, un evento dedicato ai professionisti della finanza con oltre 180 i partecipanti


Uomo e macchina non sono alternativi, ma anzi è possibile una convivenza dove il primo si occuperà delle cose più discrezionali e lascerà alla seconda le cose deterministiche e puntuali. È con questa filosofia che si è tenuta a Milano, al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, lo scorso 16 maggio, la seconda edizione del SIAT QuanTech, un evento dedicato ai professionisti della finanza (oltre 180 i partecipanti) in cui sono stati illustrati modelli di investimento innovativi applicati ai mercati finanziari anche attraverso il supporto dell’intelligenza artificiale. Ad oggi, infatti, molte società si avvalgono degli algoritmi come supporto alle decisioni d’investimento. In molti casi l’intelligenza artificiale è usata in sostituzione del buon vecchio comitato investimenti, in altri invece i segnali generati dall’algoritmo vengono comunque analizzati da un team di esperti prima di essere processati.

“Quando si gioca a rugby non bisogna andare dove si trova la palla ma dove si troverà la palla, il campo è una scacchiera. Quella in cui viviamo è un’epoca di innovazione tecnologica esponenziale, di cambiamento continuo, un flusso perenne in cui tutto scorre (panta rei). L’obiettivo di SIAT è di favorire il confronto e fare cultura un po’ come nelle botteghe rinascimentali, dove specialisti in discipline diverse collaboravano” ha commentato Davide Bulgarelli (nella foto), presidente SIAT. L’evento è stato realizzato grazie al supporto delle seguenti aziende sponsor: Capital Strategies Partners, Deloitte, Exane AM, Flossbach Von Storch, Generali Investments, First Trust Global Portfolios, Groupama AM, Natixis Investment Managers, Nordea AM, Vanguard, Wellington Management, Wisdomtree, Legal & General Investment Mnagement, Factset, Oddo BHF AM, UBS, HanETF.

Tra i vari interventi, segnaliamo quello di Marco Mione e Alessandro Mastrantuono (Deloitte), che hanno aperto la conferenza presentando i risultati della survey “Cosa significa veramente innovazione nell’asset management”, e del professore Paolo Giudici (Università di Pavia), che ha spiegato come l’intelligenza artificiale possa essere usata non solo per migliorare i servizi di robot advisory ma anche per la misurazione del rischio. Paolo Gianturco (Deloitte) ha parlato invece di come cogliere appieno le sfide portate dalla trasformazione digitale sia fondamentale, in quanto l’impatto di queste nuove tecnologie determinerà un potente rinnovamento nel settore, pena l’obsolescenza per coloro che non saranno in grado di reinventare i propri processi e modelli aziendali. Eric Guerci (Université Cote D’Azur) e Anna Bottasso(Università di Genova), infine, hanno presentato i primi risultati della ricerca realizzata in occasione del convegno internazionale di analisi tecnica IFTA 2017: i test sull’attitudine al rischio da parte dei professionisti finanziari hanno mostrato comportamenti in linea con la letteratura, ma sugli ordini superiori hanno evidenziato esiti originali.

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