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1/31/2019
Nelle recenti stime del Fondo Monetario Internazionale la capa economista Gita Gopinath ha enunciato i rischi per l'outlook 2019. I principali sono di natura economica e finanziaria (come un alto livello di indebitamento delle imprese) ma soprattutto politici (tensioni commerciali, Italia, Brexit, shutdown negli Stati Uniti).
Secondo l'analisi di Maria Municchi, gestore del fondo M&G (Lux) Sustainable Allocation: "Quando gli operatori di mercato iniziano a focalizzarsi sulle questioni “doppiamente sconosciute” – quelle cioè di cui è ignoto l’effettivo esito, così come il suo impatto sui mercati finanziari - guardando agli scenari peggiori, probabilmente gli investitori dovrebbero esserne confortati. Quello che sappiamo è che dall'inizio del 2018, il rendimento da utili sull'indice MSCI All-Country World è aumentato di oltre l'1,5%, fino a raggiungere circa il 7,5%. A causa degli stessi timori delineati dall’FMI, ora i prezzi implicano che agli investitori venga offerto l'1,5% in più ogni anno per far fronte a questi rischi, politici e di altro tipo".
E prosegue l'esperta "in alcuni mercati, come il Giappone, l’aumento rispetto allo scorso anno è pari al 2,5%, con le valutazioni più economiche dai tempi della crisi dell’Eurozona. Per inciso, le proiezioni di crescita del FMI per l'economia giapponese nel 2019 sono migliorate dello 0,2% rispetto allo scorso ottobre, arrivando all'1,1%".
Considerando quindi le proiezioni di crescita più deboli e i rischi al ribasso, Christine Lagarde, il direttore operativo dell'FMI ha lanciato un messaggio forte affinché alcune di queste questioni vengano risolte e auspicando una collaborazione tra le nazioni.
"Se ciò dovesse accadere, sui mercati azionari ci potrebbe essere una qualche ripresa, oltre a quanto già visto a gennaio. Il contesto sembra più favorevole di quanto suggerisca il sentiment: i dati economici non suggeriscono ancora un rallentamento prolungato (invece di un rallentamento ciclico), mentre molti mercati del lavoro continuano a rafforzarsi e l’outlook dell’inflazione rimane positivo. Questo quadro può chiaramente peggiorare, ma ora questo rischio viene compensato maggiormente, anche in alcuni segmenti del mercato obbligazionario. Se l'incertezza in merito alle questioni politiche dovesse attenuarsi, un sentiment migliorato potrebbe portare a guadagni potenziali significativi sui mercati azionari" spiega ancora Municchi.
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