Italia assente dalle stanze dei bottoni dell’Action Plan «Financing sustainable growth», il piano d’azione presentato dalla Commissione europea l’8 marzo in applicazione delle dieci raccomandazioni dell’High level group (Hleg).  Nella conferenza di lancio dell’Action Plan, che si è tenuta il 22 marzo a Bruxelles, non c’era alcun rappresentante del nostro Paese a fronte di una decisa compagine transalpina che comprendeva il presidente Emmanuel Macron, con i vertici anche di Axa e Amundi. A questi si sono aggiunti relatori da Germania, Belgio, Spagna, Olanda e persino dalla Polonia. Anche nell’Hleg, creato dalla Commissione nel 2016, era presente soltanto un’italiana, Flavia Micilotta, peraltro in rappresentanza non di un soggetto tricolore, ma europeo: Eurosif.

 

Finora, insomma, la voce dell’Italia è stata debole. Tutti però, dopo che la Commissione ha mostrato di voler fare sul serio, hanno capito che è importante esserci. Non sarà semplice integrarsi in corsa nelle filiere decisionali, più facile provare almeno a entrare nel Technical expert group on sustainable finance, l’organismo tecnico che dovrà supportare la Commissione in questo percorso. In particolare, dovrà fornire sostegno su quattro attività: messa a punto di una tassonomia europea legata alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e altre attività ambientali, introduzione di uno standard sui green bond, di indici low carbon per strategie di investimento a basse emissioni, e di metriche per migliorare la disclosure sulle informazioni legate al clima. L’8 marzo, insieme all’Action Plan, Bruxelles ha anche pubblicato il bando per selezionare il nuovo gruppo di esperti. Per candidarsi c’è tempo fino al 16 aprile. Il gruppo sarà composto da 30 persone e diviso in quattro sottogruppi, uno per ognuna delle attività previste nel mandato. Sarà composto da esperti scelti per le loro competenze, per gli interessi collettivi che rappresentano, e provenienti da aziende, università e istituti di ricerca, sindacati, organizzazioni non governative, associazioni.

 

Testo a cura di ETicaNews 

 

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