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Un bene rifugio è "per sempre"

1/25/2018 | Redazione Advisor

Si parla sempre più spesso di diamanti come investimenti: ma quali sono i vantaggi in termini di rendimento e a livello fiscale? Lo abbiamo chiesto a Dokhanian (ITC Diamond Investment).


L’ISTAT ha certificato una ripresa dei consumi delle famiglie, uno 0,2% nel terzo trimestre 2017. Un indicatore di piccolissima ripresa che non va ad erodere l’importante liquidità dei depositi bancari che passa dai 1.261 miliardi del 2016 ai 1.299 del 2017 con un incremento di 37,5 miliardi. I salvadanai delle famiglie sono saliti da 924,8 a 944,03 miliardi con un’impennata di 19,1 miliardi. I conti delle imprese familiari sono passati da 54,1 miliardi a 56,6 miliardi. I conti correnti registrano una variazione positiva di 62,5 miliardi: da 937 a 999 miliardi. Segnali che denotano e confermano il persistere della crisi di fiducia, la paura di nuove tasse e l’assenza di certezze sul futuro. In questo quadro, ritorna l’attenzione per i beni reali, concreti, tangibili, con performance stabili e caratteristiche fiscali interessanti. Tra questi i diamanti. Ma, quali sono i vantaggi dell’investimento in diamanti? Lo abbiamo chiesto a Raz Dokhanian, amministratore delegato di ITC Diamond Investment.

 

Quali sono i vantaggi dell’investimento in diamanti?
I diamanti da investimento non sono soggetti all’andamento dei listini borsistici mondiali. Di fatto sono una commodity, quindi un bene fisico con la caratteristica aggiuntiva di avere un listino mondiale unico, il Rapaport, che da 55 anni non mostra impennate o perdite improvvise ed evidenzia un ritorno medio annuo intorno all’8%. Va inoltre considerato che il diamante è un bene scarso, il cui valore è destinato a salire in modo considerevole nei prossimi anni. La domanda di gemme cresce in modo significativo nei paesi emergenti, come Cina e India, mentre l’offerta che per sua natura non può essere aumentata secondo piani di incremento produttivo, continua a diminuire a causa della chiusura delle miniere. Studi di importanti società di consulenza quali BMO Capital Markets e Bain&Co prevedono la chiusura di molte miniere nei prossimi dieci anni e una totale estinzione estrattiva nel 2050.

 

Un investimento interessante dunque che può riguardare una parte degli asset delle famiglie. Ci sono vantaggi fiscali?
Le plusvalenze non vengono tassate e anche in termini di diritti successori i diamanti non presentano imposte. Essendo un bene reale sono soggetti all’IVA. I diamanti sono considerati da sempre un bene rifugio, che presenta il più alto valore nel più piccolo spazio. ITC Diamond Investment ha sviluppato il progetto “un Abbraccio nel Tempo” per consentire l’accesso a questo investimento anche alle famiglie, grazie a un taglio minimo dell’asset pari a 10.000 euro. Le garanzie in merito al ricollocamento dopo 5 anni e un giorno dall’acquisto e la trasparenza contrattuale completano l’offerta.

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