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6/19/2017
In base al nuovo pacchetto di misure legislative varato dall’Unione europea per disciplinare i mercati finanziari, la cosiddetta MiFID II, Kempen Capital Management (nella foto) ha deciso di assumersi i costi di ricerca esterna in materia di investimenti. Anche se in futuro questi costi potranno essere ricaricati sul cliente in base a parametri rigidi, si legge in una nota della società scozzese, Kempen ha deciso che dal 2018 si farà carico dei costi inerenti all’analisi esterna sugli investimenti.
La MiFID II prevede che i costi specifici sostenuti per la ricerca esterna in materia di investimenti devono essere resi trasparenti e facilmente individuabili. In base all’attuale prassi, i costi di analisi e negoziazione sono inglobati in una commissione unica, il costo che il cliente paga per la transazione. Separare i costi sostenuti per la ricerca esterna sugli investimenti, un concetto noto nel settore con il nome di "unbundling" dovrebbe aumentare la trasparenza nella struttura dei costi dell’investimento.
Lars Dijkstra, cio di Kempen, ha dichiarato: "Siamo favorevoli a qualsiasi decisione che porti a una maggiore trasparenza ed efficienza del settore finanziario. Kempen ha sempre investito molto nella qualità e quantità del suo sistema di ricerca in-house perché ci rende meno dipendenti dai fornitori esterni di servizi di ricerca. Naturalmente continueremo a collaborare anche in futuro con un gruppo di fornitori di servizi di ricerca sugli investimenti selezionati e rinomati per la qualità".
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