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Columbia Threadneedle, pace fatta tra Trump e emergenti?

5/29/2017 | Davide Mosca

Quadro positivo per i mercanti emergenti che accolgono un primo cambio di retorica da parte dell'amministrazione USA e possono tornare a concentrarsi sui fondamentali in miglioramento


Il vento è tornato a favore dei mercati emergenti dopo il momento di apprensione vissuto con l'insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump e i timori circa un possibile braccio di ferro commerciale riguardante, per primi, Cina e Paesi dell'America Latina. La retorica è cambiata, sottolinea Krishan Selva, cfa e client portfolio manager di Columbia Threadneedle Investments, in apertura della sua analisi sulle prospettive dei mercati emergenti, viste in miglioramento grazie ad una molteplicità di fattori. Il primo riguarda proprio il presidente USA, i cui toni, sottolina Selva, "si sono addolciti diventando più pragmatici poiché si è preso atto del fatto che un protezionismo estremo potrebbe avere conseguenze complesse e imprevedibili."

 

 

Gli investitori hanno potuto così ritornare a concentrarsi sui fondamentali, che denotano miglioramenti significativi sul fronte della produttività, e sulla valutazione dei trend di lungo periodo che vedono popolazioni giovani e in rapida espansione sostenere una crescita economica eccezionale. Ma non tutti i Paesi sono uguali, sottolinea il cfa e client portfolio manager di Columbia Threadneedle. "Apprezziamo il Messico - dichiara - che è esposto alla ripresa della crescita statunitense ed evidenzia ottimi consumi interni. Inoltre, la posizione degli Stati Uniti riguardo al NAFTA è cambiata e ora si parla di un aggiornamento dell’accordo, anziché di un suo scioglimento." Bene anche l'India in cui è in atto un significativo programma riformistico volto sia a eliminare alcune storture sistemiche come la corruzione e il lavoro sommerso, sia a spingere ulteriormente la crescita attraverso spesa infrastrutturale e digitalizzazione. Permane incertezza sul Brasile rallentato da turbolenze politiche e problemi di debito pubblico. 

 

In termini di asset class, a rendere particolramente interessanti i Paesi emergenti sono in questo momento le valutazioni.

 

"Anche dopo il recente rally - fa notare Krishan Selva - le valutazioni delle azioni dei mercati emergenti appaiono interessanti alla luce delle straordinarie prospettive di crescita di queste economie nel lungo periodo e della redditività del capitale proprio sui livelli dei paesi avanzati a fronte di valutazioni più contenute."

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