Individuare nuovi approcci per inserire le metriche di stress test nei sistemi di gestione del rischio. E' questo il tema sul quale dovrebbero lavorare oggi le SGR. E il tema è stato al centro di un convegno organizzato nella giornata odierna da Caceis, gruppo bancario di Credit Agricole specializzato nella fornitura di servizi finanziari a investitori istituzionali, e Morningstar Italy nel corso del quale sono stati presentati anche il modello di valutazione dei rischi di Morningstar e l'approccio etico di Etica SGR.

 

Dopo le raccomandazioni emanate a inizio anno dal Financial Stability Board (FSB) in tema di liquidità dei fondi comuni che sono state analizzate dall'avvocato Lorenzo Macchia, senior counsel dello studio legale Zitiello Associati, le società di gestione sono al lavoro per studiare e implementare tutte le procedure che consentiranno loro di dimostrare la capacità di far fronte ad eventuali shock finanziari di mercato e, soprattutto, di gestire la liquidità riducendo al minimo il rischio di causare crisi finanziarie a livello sistemico. Fondamentale sarà definire dei nuovi approcci, così come ha sottolineato Enrica Cislana, director practice Financial Service di PwC Advisory. L'esempio più evidente è quello di Etica SGR che come ha spiegato Paolo Capelli, responsabile risk management, ha integrato le misure di stress nell'ambito dei sistemi di gestione del rischio.

Francesco Paganelli, manager research analyst di Morningstar EMEA ha evidenziato quali sono gli skill del nuovo risk model del gruppo che considera una serie di dati proprietari.

Infine se la strada sembra essere tracciata, diventerà fondamentale compiere un'attività di lobbying che consenta di incidere sulle raccomandazioni del FSB. A lanciare il monito è stato Eric Derobert, group head of communication & pubblic affiar di Caceis, che ha mostrato come l'Italia sia un po' "sorda" e poco propensa a compiere questa attività e che invece dovrebbe far sentire la sua voce per tutelare gli interessi dell'industry.