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4/12/2017 | Redazione Advisor
MiFID II, Ucits V e PRIIPs sono forse i tre acronimi che, più di altri, negli ultimi anni, hanno acceso i dibattiti dell’industria della consulenza finanziaria e del risparmio gestito. Tre direttive che stanno letteralmente cambiando le regole del gioco ma che si inseriscono in un processo normativo molto più ampio che ha visto in questi anni il Parlamento Europeo adottare, ad esempio, una serie di misure volte a completare l’Unione Bancaria e il sistema unico di sorveglianza. In particolare, negli ultimi cinque anni sono state approvate il Single Resolution Mechanism (SRM), istituito per interventi di salvataggio delle banche, e la Bank Recovery and Resolution (BRRD), volta a gestire i fallimenti e risanare le banche in crisi. Solo per citarne alcune.
Se a queste aggiungiamo la direttiva AIFMD, che ha regolamentato l'offerta dei cosiddetti FIA; il regolamento ELTIFs, che si prefigge di favorire lo sviluppo e il commercio di fondi a lungo termine; il regime armonizzato per i cosiddetti PEPPs, che darebbe vita ad un mercato unico previdenziale, è chiaro che ci troviamo in un contesto di grande fermento normativo che porterà con sé, nei prossimi anni, diversi rischi, ma anche molte nuove opportunità.
Ma qual è oggi il rapporto tra rischi e opportunità derivante dalle diverse normative provenienti da Brussels? Introduce Peter De Proft, direttore generale di EFAMA e a seguire una tavola rotonda con i protagonisti del risparmio gestito moderata da Francesco D'Arco, direttore responsabile di Advisor.
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