Tempo di lettura: 2min
2/17/2017
Cala il numero di investitori istituzionali italiani a Piazza Affari che lasciano il posto agli investitori istituzionali esteri, che dal 2014 è giunta a interessare circa il 30% del mercato pari a 70 società nel 2015 dalle 47 del 2009. È quanto emerge dal rapporto sulla corporate governance realizzato da Consob. A fine 2015 gli investitori istituzionali erano azionisti rilevanti nel 36% circa delle società, 83 imprese. Il dato registra una lieve flessione rispetto ai valori massimi raggiunti nel biennio 2013-2014, quando partecipazioni superiori alla soglia di trasparenza proprietaria erano detenute in quasi il 40% del mercato (oltre 90 società). La quota media del capitale, viceversa, non si discosta in maniera significativa dal valore dell'anno precedente attestandosi attorno al 7%.
Nel dettaglio, la presenza di istituzionali italiani nell'azionariato rilevante delle imprese, già in declino dal 2011, è più nettamente diminuita nel 2015 portandosi al valore minimo di 21 società (dalle 57 del 2009 e le 34 del 2014). Un'evoluzione opposta ha invece caratterizzato la partecipazione degli investitori esteri che detengono più frequentemente partecipazioni rilevanti in società a elevata capitalizzazione (più del 60% del Ftse Mib e del 40% delle società del Mid Cap) e nel settore finanziario (46% delle imprese).
La tendenza alla diminuzione della presenza di investitori istituzionali italiani nell'azionariato rilevante delle società quotate, spiega la Consob, è determinata dalla riduzione delle partecipazioni di banche e assicurazioni italiane (17 partecipazioni rilevanti nel 2015 rispetto alle 42 del 2014). Al contrario, e in linea con l'evoluzione più recente, le partecipazioni detenute da asset manager stranieri e da investitori quali private equity, venture capital e fondi sovrani esteri sono aumentate: da 44 quote a 49 per i primi e da 34 a 44 per i secondi.
Quanto alla partecipazione, gli investitori esteri hanno partecipato a tutte le assemblee delle 100 società esaminate (di cui rappresentano in media il 18% del capitale sociale a fronte del 10% circa nel 2012) pesando per un quarto del capitale in assemblea. Anche la partecipazione degli investitori istituzionali italiani è lievemente aumentata rispetto agli ultimi anni, avendo riguardato le assemblee di un maggior numero di emittenti (69 società a fronte delle 40 nel 2012) e attestandosi in media all'1,2% del capitale (in crescita rispetto allo 0,9% del triennio precedente).
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie