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11/30/2016
La politica continua a dettare l’agenda dei mercati soprattutto in Europa dove l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea e il rischio politico italiano restano fonte di notevole preoccupazione. A livello globale l’Investor Confidence Index® (ICI) di State Street Global Exchange (State Street) è sceso a 98,9 punti, in calo di 0,3 punti rispetto al mese precedente. Il calo nel sentiment è stato guidato dall’indice asiatico, sceso di 4,6 punti al livello 116,1 e dall’Europa, con un calo di 2,6 punti al livello 86,5. L’indice nordamericano è invece leggermente cresciuto da 95,6 a 95,7 punti.
"Mentre i mercati globali continuano a decifrare gli effetti economici e politici della presidenza Trump in scia alla Brexit, il calo dell’indice globale suggerisce che gli investitori istituzionali sono restii ad abbracciare le reazioni del mercato" ha commentato Ken Froot di State Street Associates. "Resta ancora da vedere se lo stress derivante da eventi imminenti, come la riunione dell'Opec a novembre (in programma oggi, ndr) e i meeting di BCE e FOMC a dicembre, avranno un impatto ulteriore sul sentiment relativo al rischio prima della fine dell'anno".
"Se guardiamo alla fiducia degli investitori a livello regionale, le battute d'arresto dell’indice ICI questo mese sono state avvertite con maggiore intensità dagli investitori istituzionali con sede in Asia. La vittoria di Trump ha chiaramente esacerbato l’atteggiamento anti-globalizzazione" ha commentato Jessica Donohue, executive vice president e chief innovation officer di State Street Global Exchange. "Inoltre, la fiducia in Europa è tornata ai livelli relativamente bassi di metà anni Ottanta. In particolare l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea e il rischio politico italiano restano fonte di notevole preoccupazione".
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