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8/11/2016 | Davide Mosca
"I mercati di frontiera rappresentano un contributo eccezionale ad un portafoglio diversificato" perché - fa notare Emre Akcakmak, portfolio manager di East Capital - "presentano dividendi tradizionalmente elevati e un multiplo prezzo/utile di 10,5 volte, trattando al 15% di sconto rispetto agli emergenti e al 35% rispetti ai mercati sviluppati."
Pakistan, Vietnam, Romania e Argentina sono attualmente i contesti in cui East Capital rileva le migliori opportunità "sulla scia di processi di riforme, un alto livello di crescita, attuale o potenziale, e una significativa domanda del consumatore."
Un settore da approcciare, però, con la giusta cautela, perché la sua decorrelazione rispetto all'economia mondiale, positiva in tempi di crescita lenta, è il riflesso delle profonde diversità fra le singole realtà che lo compongono. I fattori di performance cambiano dunque da Paese a Paese e da società a società. "Dal nostro punto di vista - spiega Akcakmak - essere sul territorio, incontrare il management delle società ogni volta che è possibile e coordinarsi nel processo di decisione degli investimenti rimane una buona idea."
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