Tempo di lettura: 1min
8/2/2016 | Davide Mosca
Nel 2015 hanno raccolto 70 miliardi di euro, in crescita del 30% rispetto al 2014, e nell'anno in corso i fondi Ucits alternativi sono di fatto la sola asset class con raccolta positiva in Europa, con afflussi di 3,6 miliardi nel mese di marzo per un tatale di 7,7 miliardi dal primo gennaio 2016. Nello stesso periodo abbiamo assistito a significativi deflussi in molti comparti, nell'ordine dei 20 miliardi per i fondi azionari e dei 13 miliardi per gli obbligazionari, a causa delle complesse condizioni dei mercati.
Lyxor, asset manager del gruppo Société Générale che lo scorso anno ha raggiunto quota due miliardi di dollari in questa classe, stima tra il 20 e il 30% la probabile crescita degli Ucits alternativi nei prossimi due-tre anni. "La necessità degli investitori di diversificare i propri portafogli - si legge in una nota della società francese - li ha indotti a prendere in considerazione gli hedge fund, a patto che siano regolamentati e trasparenti, proprio quello che sono in grado di fornire le strategie UCITS."
La possibilità di alte performance, tipica del comparto, e di contenimento della volatilità, unita inoltre al progressivo abbassamento delle commissioni di gestione, rendono questa classe una delle più interessante nell'attuale fase di mercato. Quello degli Ucits alternativi è un brand sempre più popolare tra gli investitori ma richiede estrema selettività per generare rendimento, considerando che nel 2015 il risultato medio degli hedge fund è stato prossimo allo zero.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie