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7/25/2016 | Redazione Advisor
L'arrivo di Emmanuel (Manny) Roman in qualità di CEO di PIMCO non dovrebbe avere particolari impatti nel breve termine. E anche se la sostituzione di Doug Hodge, che manterrà la sua carica fino al prossimo 1° novembre, ha sorpreso gli operatori non ci dovrebbero essere conseguenze né positive né negative sull'andamento dei flussi dei fondi distribuiti dalla società.
È questo in estrema sintesi il giudizio di Mara Dobrescu, Senior Manager Research Analyst for Morningstar, che dopo un'attenta valutazione ha affermato di continuare "a monitorare i cambiamenti di PIMCO con attenzione". Ma senza al momento "apportare modifiche al rating Morningstar Analyst di uno qualsiasi dei fondi" della società.
Certo è che ci sono alcune domande irrisolte dietro alla nomina di Manny Roman, soprattutto perché arriva da una società come Man che, a differenza di PIMCO, vanta una crescita fondata sulle acquisizioni. Operazioni che PIMCO finora non ha mai considerato. Eppure la società ha affermato "che Roman è stato scelto per le tante affinità di pensiero con PIMCO, ma non deve essere visto come un segnale di cambio nella strategia di business né come l'indicazione che PIMCO voglia concentrarsi sulle M&A nel mondo degli alternatives".
Di certo c'è che la società "ora gestisce 1.500 miliardi di dollari, rispetto ai 1.900 miliardi di aprile 2013. La cautela per gli analisti è d'obbligo ma la sfida per Roman è molto ambiziosa.
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