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7/18/2016 | Davide Mosca
Come ampiamente prevedibile, si alza la pressione sugli asset turchi dopo il fallito colpo di Stato tentato da parte dell'esercito regolare per deporre il primo ministro Erdogan. In peggioramento, dunque, gli outlook per un Paese già in difficoltà dal un punto di vista dei fondamentali economici. Il rischio guerra civile sembra definitivamente scongiurato dopo il pronto ritorno dell'ordine pubblico, ristabilito dagli organi del governo eletto, ma l'ulteriore rafforzamento di Erdogan porta nuove incognite sui mercati.
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"Assegniamo alla Turchia - afferma Salman Ahmed, chief investment strategist di Lombard Odier Investment Managers - una ponderazione minore rispetto ai benchmark a capitalizzazione di mercato. I rischi di downgrade del rating del credito - prosegue - sono aumentati significativamente alla luce della situazione politica nazionale", sottolineando inoltre gli effetti di medio-termine sul turismo, particolarmente impattante per le pratite correnti e le prospettive del PIL di Ankara.
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