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5/6/2016 | Davide Mosca
I costi crescenti derivanti dall'aumento delle regolamentazioni e i bassi rendimenti delle asset class tradizionali derivanti dagli andamenti dei fondamentali economici degli ultimi mesi spingono sempre più i fondi pensione verso classi di attivo più complesse. È quanto emerge dall'analisi di Federico Viola, responsabile asset owner solutions per il sud Europa di State Street sulle strategie di asset allocation dei fondi pensione negoziali italiani.
"Nuove opportunità d’investimento - afferma Viola - come l’accesso a nuovi veicoli e classi di attivo spianano la strada ad una maggiore flessibilità e a un miglioramento della gestione del rischio, che a loro volta alimentano la necessità di una robusta politica di investimento, soprattutto ora che i fondi si trovano di fronte ad una seconda fase della loro evoluzione nel tentativo di diversificare le strategie d’investimento e ottenere risultati positivi in un contesto di bassi rendimenti."
I fondi pensione italiani intervistati da State Street hanno affermato che nei prossimi tre anni aumenteranno l’allocazione a fondi di fondi hedge, all’immobiliare e al private equity rispettivamente del 67%, 52% e 52%.
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