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Gestore della settimana: Hard currency e local currency per vincere nel debito emergente

7/27/2015 | Marcella Persola

Marco Santamaria, senior vice-president & portfolio manager Fixed Income – Emerging Market Debt di AllianceBernstein racconta ad Advisoronline come...


C’è valore nell’investimento in valute emergenti? Secondo Marco Santamaria, senior vice-president & portfolio manager Fixed Income – Emerging Market Debt di AllianceBernstein la storia degli emergenti negli ultimi anni è stata caratterizzata dalla convinzione che la crescita rapida dell’economia volesse dire un apprezzamento altrettanto forte delle valute di quei paesi. Ma i fatti hanno dimostrato che chi si è approcciato a quel mondo con tale strategia ne è rimasto scottato e ha perso del denaro.

 

Qual è quindi il metodo migliore? Combinare hard currency con local currency con un approccio tattico. “Le valute più interessanti sono il real brasiliano, in quanto lo scenario dell’economico del paese fa pensare a un apprezzamento della moneta, così come il peso della Repubblica Dominicana che rappresenta una storia molto interessante e permette una diversificazione del rischio” spiega Santamaria. Il Paese infatti ha conosciuto una rapida crescita, soprattutto sul fronte delle esportazioni e gli interventi della banca centrale hanno stabilizzato la moneta locale.

 

E quali altri elementi sono da consideransi fondamentali? Sul fronte currency un elemento da non sottovalutare è la forte correlazione con il mercato del credito. “Abbiamo scoperto, soprattutto nel lungo termine una forte correlazione tra valute e credit spread, che non ha un effetto positivo sulla diversificazione e non permette di massimizzare i rendimenti” continua Santamaria.

 

Qual è quindi il giusto mix? Per ottimizzare il portafoglio meglio correlare con gli obbligazionari dei paesi sviluppati in questo modo da aumentare l’efficienza del portafoglio. E se si decidesse di investire nel fondo quali sono i vantaggi? Per l’esperto di AllianceBernstein che vanta più di 26 anni di esperienza non ci sono dubbi: “I risultati attrattivi e un forte risk adjust return”. Sicuramente il debito dei mercati emergenti rappresenta un’importante sfida per i prossimi mesi, ma per il gestore oggi ci sono gli strumenti per cogliere questa sfida. “Noi abbiamo un approccio che coniuga l’integrazione tra ricerche quantitative e fondamentali. Anche se per muoversi bene in questo mercato la parola chiave resta comunque una: flessibilità”.

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