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Il risparmio gestito tocca un nuovo record

7/10/2015

L'industria dei fondi comuni entro il 2019 dovrebbe superare la soglia di 100 trilioni. Ma la diffusione dei prodotti low cost rischia di limitare la profittabilità delle imprese del settore


L’industria mondiale del risparmio gestito tocca un nuovo record ed è a un passo dal superare la soglia dei 100 trilioni di dollari in AUM. Lo scorso anno il patrimonio in gestione con i fondi comuni ha toccato il record di 74.000 miliardi di dollari gestione, secondo Boston Consulting Group, mentre i profitti per gli asset manager sono cresciuti a 102 miliardi di dollari, tornando così ai livelli pre - crisi raggiunti nel 2007. Tuttavia, alla crescita delle masse in gestione non è corrisposto un generale aumento dei ricavi netti, che invece sono leggermente diminuiti rispetto all’anno precedente.

E ciò si spiega con la maggiore diffusione di fondi low cost a gestione passiva (Etf e fondi indice) tra gli investitori a scapito dei prodotti a gestione attiva, in particolare di quelli specializzati sull’azionario. In prospettiva, gli asset manager di tutto il mondo arriveranno comunque a gestire 106.000 miliardi dollari entro il 2019, secondo le stime dell’ultimo Global Market 2014 di Cerulli Associate. A far crescere l’industria, spiegano gli esperti, saranno i paesi emergenti: la Cina potrebbe essere la punta di diamante dell’industria in una prospettiva di crescita, anche se i regolatori cinesi continuano ad avvantaggiare asset manager locali.

Diverso è il discorso per Taiwan, che è stato a lungo ritenuto come il mercato più accessibile nella regione, anche se in una prospettiva di lungo termine Pechino è sanz’altro un mercato con opportunità più allettanti per gli operatori del settore. Il 2015, invece, potrebbe essere un buon anno per i manager che desiderano rafforzarsi in Brasile, dove la creazioni di reti indipendenti stanno contribuendo ad aprire ulteriormente il mercato ai gestori esteri spingendo la domanda per prodotti globali. Anche il segmento retail del Cile, che può sembrare poco appetibile per la sue dimensioni patrimoniali, ha invece un grande potenziale di crescita, mentre il mercato delle pensioni in rapida crescita in Messico richiede una maggiore presenza nel paese di player internazionali.

Ma oltre alle aree emergenti, bisogna continuare a presidiare anche l’Europa. E non a caso, in un recente sondaggio condotto dalla società di consulenza americana tra gli operatori del settore, la Spagna, l'Italia e la Francia e la Germania sono stati citati dalla maggior parte delle imprese come paesi obiettivo nel 2015.

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