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Commissioni & Distribuzione: l'Italia è il peggior paese d'Europa

6/9/2015 | Redazione Advisor

A livello internazionale solo la Cina merita un giudizio più basso in quanto a tutela dei risparmiatori. A rivelarlo...


L'Italia non è un paese per investitori. A livello internazionale solo la Cina merita un giudizio peggiore rispetto al Bel Paese in quanto a tutela dei risparmiatori. A rivelarlo la quarta edizione del Global Fund Investor Experience Report realizzato da Morningstar e che valuta l'esperienza degli investitori in fondi comuni in 25 Paesi del Nord America, europei, asiatici e africani.

 

Dati alla mano l'Italia ha ottenuto voto C-, come il Giappone e superiore solo alla Cina che, invece, si è aggiudicata una D+ a causa delle alte commissioni, dei limiti imposti agli investimenti fuori confine e delle restrizioni previste per i fondi domiciliati all'estero. 

 

A causare la bocciatura dell'Italia principalmente il giudizio negativo degli analisti di Morningstar sul fronte "Trasparenza", "Vendite e Media", "Spese e Commissioni". In tutte queste aree il Bel Paese ha dovuto fare i conti con una C. Per quanto riguarda la Trasparenza, anche se tutti i requisiti minimi paneuropei sono soddisfatti e i fondi italiani rendono noti i nomi dei gestori, manca all'appello il dato sull'investimento dei manager nei fondi stessi.

 

Nel giudizio sul fronte Spese e Commissioni il punteggio C riflette costi in media elevati per i fondi obbligazionari e azionari domiciliati. Non solo. Il sistema italiano ha il difetto di non prevedere nessuna riduzione/compensazione delle commissioni di performance in caso di sottoperformance. 

 

Pesante anche il voto relativo al tema "Vendite e Media". In questo caso, anche se in linea con la Mifid, in Italia sono ancora troppo rari gli acquisti diretti dalla società stessa di gestione e la presenza di consulenti finanziari non legati a grandi istituzioni finanziarie/bancarie. 

 

Unica voce dove l'Italia si aggiudica una B- è la "regolamentazione e tassazione": "le recenti modifiche alla normativa consentono agli investitori di accedere alle classi ad accumulo con l’eliminazione della tassazione sui guadagni non realizzati" si legge nel report firmato Morningstar. "I redditi da capitale sono tassati a tassi diversi rispetto agli altri tipi di reddito e tassi più bassi sono previsti per la “white list” dei titoli governativi".

 

Ma quali sono i paesi che invece meritano una promozione in quanto a tutela degli investitori? Solo Corea, Stati Uniti meritano una A, mentre Paesi Bassi e Taiwan si fermano ad A-. Si aggiudicano un voto compreso tra B- e B+ Regno Unito (B+), Svezia (B), Australia (B-), Danimarca (B-), Finlandia (B-), Norvegia (B-), Svizzera (B-). Tutti gli altri si devono accontentare di una C: ottengono una C+ Canada, Germania, India, Nuova Zelanda e Thailandia; ricevono una C Belgio, Francia, Hong Kong, Singapore, Sud Africa e Spagna; non vanno oltre alla C- Giappone e, appunto, l'Italia.

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