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L'Area Euro non è ancora fuori dalla crisi

8/21/2014 | Redazione Advisor

Servono maggiori investimenti, sia sul fronte pubblico, sia su quello privato. A dirlo Philippe Waechter, Chief economist di Natixis Asset Management.


Il Pil dell'Area Euro è rimasto praticamente invariato nel secondo trimestre del 2014 (+0,2%) ma comunque in crescita dello 0,7% rispetto al secondo trimestre dell'anno scorso. Un risultato che però non deve fare abbassare la guardia e che non si traduce in un'uscita dalla recessione. 

"L'Area Euro viene da due anni, il 2012 e il 2013, di forte recessione, soprattutto per paesi come l'Italia, la Spagna, l'Olanda e il Portogallo. Ma anche realtà come la Germania e la Francia hanno registrato due anni di frenata" spiega Philippe Waechter, Chief economist di Natixis Asset Management. "La lieve ripresa del 2014 non può essere letta come un'uscita della zona dalla recessione. La debolezza dell'Area Euro rimane".

Secondo l'esperto di Natixis AM, infatti, sia nel primo sia nel secondo trimestre del 2014 l'Area Euro ha dovuto fare i conti con una domanda interna molto ridotta che ha frenato gli investimenti. L'inflazione che a luglio è cresciuta dello 0,4% è accompagnata anche da una "non crescita" dei salari che inevitabilmente si sta traducendo in una scarsa domanda interna e in ridotti consumi. "Servono più investimenti, sia sul fronte pubblico, sia sul fronte privato", è questa la ricetta suggerita da Philippe Waechter.

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