Con una raccolta netta di 1,3 miliardi (da inizio anno al 30 settembre) e un patrimonio totale di 26 miliardi (dato al 30 settembre) DWS considera il mercato italiano fondamentale sia dal punto di vista degli investimenti, che della distribuzione, così come sottolinea Andrea Mottarelli (nella foto), country head di DWS Italia.

Quali sono gli elementi che caratterizzano il vostro gruppo rispetto agli altri asset manager?

DWS è uno dei pochi asset managers ad avere una presenza importante e di lunga data in tutte le tipologie di soluzioni d’investimento: fondi attivi, ETF e fondi alternativi. Grazie alla grande varietà della nostra gamma prodotti, siamo in grado quindi di coprire le esigenze di tutte le tipologie di investitori: dai risparmiatori privati, che acquistano i nostri fondi tramite il proprio private banker o consulente finanziario, fino ai grandi investitori istituzionali, dai gestori di portafogli alle compagnie di assicurazione.
Abbiamo una presenza globale, ma le nostre radici sono tedesche e quindi europee. Anche per questo, l’Italia è per DWS un mercato fondamentale, sia dal punto di vista degli investimenti, che della distribuzione dei nostri prodotti.

Com è andata la raccolta nell'ultimo trimestre?
Nel terzo trimestre abbiamo avuto una raccolta di circa 400 milioni di euro in Italia. Un numero molto positivo, al quali hanno contribuito gli investimenti in un’ampia gamma di prodotti, sia lato fondi attivi, che grazie all’ottimo posizionamento della nostra gamma di ETF, targati Xtrackers. 

Quali elementi hanno influenzato l'andamento della raccolta?
La nostra piattaforma Xtrackers dispone di oltre 300 ETF, dei quali circa 200 quotati sulla Borsa italiana. Questo ci ha consentito di soddisfare praticamente tutte le esigenze degli investitori sia privati che istituzionali e di beneficiare del forte trend di espansione di questi strumenti. 
La raccolta però è stata positiva anche sui nostri fondi attivi, collocati dalle principali reti di private banking e di consulenza finanziaria. 

Quali delle vostre strategie hanno premiato gli investitori? 
La raccolta sui nostri fondi è stata piuttosto diversificata, ma le tre soluzioni su cui stiamo riscontrando i maggiori flussi sono:

1. La nostra strategia sui titoli a tasso variabile “Floating Rate Notes” sia nella versione “tradizionale” che ESG: siamo leader in questo settore, con oltre 20 anni di storia. Il basso profilo di rischio e la bassa volatilità, in un contesto di rendimenti interessanti, sono le prerogative di questa soluzione.
2. Il nostro ormai famoso fondo “total return” DWS Concept Kaldemorgen. Una soluzione flessibile, che si è fatta apprezzare dagli investitori grazie al suo track-record e al rigoroso controllo del rischio.
3. In ambito azionario, stiamo riscontrando molta domanda per fondo DWS Invest Artificial Intelligence. Siamo stati tra i primi a lanciare un fondo sull’intelligenza artificiale, ormai oltre 6 anni fa. Le prospettive di crescita del settore e l’impatto che questa tecnologia avrà sul nostro futuro e su quello delle aziende di molti settori sono ormai evidenti.

Guardando al futuro quali sono i progetti avete in cantiere?
Continueremo a puntare sulle strategie che ho citato, ma abbiamo in cantiere importanti novità, sia lato fondi attivi che ETF. Continueremo a seguire l’evoluzione dei mercati e le esigenze dei nostri clienti sia privati che istituzionali. 

Per questi ultimi, stiamo lanciando la quarta edizione della nostra strategia sulle infrastrutture: DWS Pan European Infrastructure Fund. Investiamo in infrastrutture in tutta Europa, ma abbiamo anche un focus sull’Italia. Per fare un esempio, è di pochi giorni fa la notizia della nostra acquisizione di Grandi Stazioni, società che gestisce la totalità degli spazi commerciali e pubblicitari in 14 delle principali stazioni ferroviarie italiane e hub per il network ferroviario dall’alta velocità.