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1/15/2018 | Greta Bisello
Le stime sorridono ad Azimut che secondo le previsioni fa registrare il secondo miglior utile netto consolidato della storia la previsione è fra i 215 e 225 milioni di euro, il dividendo che verrà proposto è 2,00 euro per azione. Anche alla luce di questi risultati, l’amministratore delegato Sergio Albarelli ha confermato l’ultimo target rimasto da raggiungere nell’attuale piano quinquennale quello di 300 mln di utile netto consolidato entro il 2019.
Nel 2017 il Gruppo ha registrato una raccolta netta record di 6,8 miliardi, portando così il patrimonio complessivo a superare la soglia dei 50 miliardi di euro (50,4 miliardi; +16% rispetto a fine 2016).
Il target indicato nel business plan quinquennale, previsto per la fine del 2019, è stato così raggiunto con due anni di anticipo.
Infine, rimane positivo anche il reclutamento di nuovi consulenti finanziari e private banker con l’inserimento, nel corso dell’anno, di 94 professionisti, portando così il totale a 1638 unità a fine 2017.
Sergio Albarelli, ceo del Gruppo, commenta: "Anche le stime preliminari dei risultati, che indicano per l’anno appena concluso il secondo miglior utile nella storia del Gruppo, dimostrano la nostra capacità di crescere in modo sostenibile attraverso un attento contenimento dei costi, un’efficace riorganizzazione della struttura, una mirata revisione dell’offerta prodotti e puntando sulla qualità della raccolta. Gli effetti positivi di tutte le attività avviate nel 2017 si manifesteranno in modo ancora più evidente nel corso del nuovo anno, che si apre sotto i migliori auspici in un clima di entusiasmo condiviso”.
Il gruppo sarà coinvolto in una possibile operazione di rafforzamento della partecipazione in Azimut Holding spa. Timone Fiduciaria, che come noto riunisce gli azionisti aderenti al patto di sindacato Azimut Holding (il “Patto”), comunica che si è discusso di dare avvio a un progetto di studio e valutazione di una potenziale operazione di rafforzamento della partecipazione detenuta nel capitale di Azimut Holding spa.
L’operazione potrebbe essere strutturata mediante l’acquisto, a leva o assistito da un finanziamento, da parte del Patto, eventualmente anche con la partecipazione di uno o più primari investitori, di azioni ordinarie Azimut sino ad un massimo del 10%, comunque per un numero di azioni che non obblighino il Patto al lancio di offerta pubblica di acquisto.
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