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3/9/2017
Azimut ha chiuso il 2016 con utile netto di 172,7 milioni di euro, in calo dai 247,4 milioni del 2015. Stabili i ricavi consolidati a 705,7 milioni (707,6 milioni nel 2015), mentre il reddito operativo consolidato si attesta a 205,3 milioni rispetto a 279,9 milioni nel 2015. Il patrimonio totale a fine 2016 si attesta a 43,6 miliardi, in crescita del 19% rispetto alla fine del 2015, comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato, mentre le masse gestite internamente sono pari a 35,8 miliardi. L’utile netto della sola capogruppo Azimut Holding è pari nel 2016 a 161,9 milioni, in aumento rispetto ai 156,8 milioni registrati nel 2015.
La posizione finanziaria netta consolidata a fine dicembre risultava positiva per 192,3 milioni, in linea rispetto ai 194,3 milioni del 30 giugno 2016 e in diminuzione rispetto ai 336,3 milioni del 31 dicembre 2015. Nel 2016 sono stati pagati dividendi ordinari per circa 200 milioni, mentre le acquisizioni all’estero sono costate circa 54 milioni alla società. Al 30 giugno 2016 si è proceduto al rimborso delle rate del Senior Loan per un importo complessivo pari a 10 milioni. Positiva l’attività di reclutamento di consulenti finanziari e private banker: nel 2016 le divisioni del gruppo hanno registrato 141 nuovi ingressi, portando il totale delle reti a 1.637 unità. Il board ha deliberato di proporre all’Assemblea dei soci, la cui convocazione è prevista per il 27 aprile 2017, la distribuzione di un dividendo ordinario totale di 1 euro per azione ordinaria (pari ad un payout del 77%) al lordo delle ritenute di legge (rispetto ai 1,50 per azione del 2015), con pagamento a partire dal 24 maggio 2017, data stacco cedola 22 maggio 2017 e record date 23 maggio 2017.
Quanto al management, a seguito delle dimissioni dell'ex co-a.d. e cfo Marco Malcontenti, il board ha nominato oggi per cooptazione, a partire dal 13 aprile 2017, Alessandro Zambotti consigliere di amministrazione e chief financial officer del gruppo. "I risultati raggiunti nel 2016, anno in cui ci siamo dovuti confrontare con un contesto particolarmente incerto e complesso, dimostrano che il gruppo è sano e in grado di continuare a crescere e generare valore per gli azionisti e per i clienti. La fiducia che quest’ultimi ci accordano giorno dopo giorno non è casuale ma frutto dell’impegno di tutti i professionisti del gruppo che nel 2016 ha prodotto una performance media ponderata netta pari a +3,6% (superiore del 2% a quella dell’industria) e del +1,6% nei primi due mesi del 2017" commenta Sergio Albarelli (nella foto), ceo di Azimut. "Siamo convinti che il nostro modello di business integrato e la nostra strategia di espansione all’estero ci permetteranno di mantenere un elevato dinamismo e di rafforzare la nostra posizione nel settore".
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