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Italia regina d'Europa nel risparmio gestito

2/15/2014 | Francesco D'Arco

Secondo Lipper l'Italia è il paese che ha registrato la miglior raccolta netta di tutta Europa. Un'occasione unica che non può, e non deve, essere sprecata.


In economia contano i numeri e oggi, in Italia, c'è un settore che vanta numeri importanti: il risparmio gestito. A dirlo non è soltanto Assogestioni, associazione di riferimento di questa industria che con l'ultima mappa relativa al quarto trimestre 2013 ha definitivamente confermato le cifre di un anno record: 1.332 miliardi di patrimonio, oltre 62 miliardi di raccolta netta, di cui 50 confluiti nei soli fondi di lungo termine. 

 

L'ultima conferma del buon momento del risparmio gestito italiano arriva da un osservatore internazionale come Lipper. La storica società di ricerca e analisi ha evidenziato, nel suo consueto report mensile, l'ennesima crescita della raccolta netta dei fondi comuni di lungo termine a livello europeo: a dicembre l'industria europea ha registrato un saldo positivo per oltre 16,9 miliardi di euro, portando così a 274,8 i miliardi di raccolta netta del 2013.

 

Ma quello che più colpisce, tornando all'Italia, è il primato del mercato nostrano messo a segno a dicembre: secondo Lipper l'Italia è il paese che ha registrato nell'ultimo mese dell'anno la miglior raccolta netta di tutta Europa con un saldo positivo, nei fondi comuni, di oltre 3,3 miliardi. Un dato superiore di circa 200 milioni a quello registrato nel Regno Unito, fermo a 3,1 miliardi, e nettamente superiore a quanto registrato in Svezia (2,4 miliardi) e Norvegia (1,5 miliardi).

 

Una conferma dell'importanza di un'industria che oggi non ha nulla da invidiare agli altri paesi europei. Un'industria che deve, però, acquisire maggiore consapevolezza del proprio valore e iniziare a far sentire la propria voce con maggior forza. A livello internazionale si parla sempre più spesso degli asset manager come dei veri competitor delle banche, gli unici attori in grado di svolgere un ruolo "sistemico". In Italia gli asset manager vengono spesso visti solo come produttori di strumenti di investimento e non come attori di un settore chiave per lo sviluppo del sistema Paese. 

 

È questo il momento giusto per far valere il proprio ruolo. I numeri sono un buon biglietto da visita importante e il Salone del Risparmio, e ancora prima la nomina del presidente di Assogestioni, sono l'occasione ideale per mandare messaggi chiari ad autorità e operatori che troppo spesso non riconoscono il valore del risparmio gestito.

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