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Sfide e opportunità nell’azionario emergente

8/14/2024 | Paola Sacerdote

Nell’ultimo decennio questo segmento non ha regalato tante soddisfazioni agli investitori, ma i mercati emergenti stanno attraversando una fase di grande trasformazione e il futuro potrebbe essere differente.


Nell'ultimo decennio le azioni emergenti sono state una grande delusione. Tuttavia, se si considerano le singole economie, si può avere un'idea più precisa dei fattori che potrebbero sostenere i rendimenti nei prossimi anni. I mercati emergenti non sono omogenei e un approccio attivo all'investimento può aiutare gli investitori a cogliere le opportunità che si presentano.

Urs Antonioli, head of emerging market equity di UBS Asset Management, analizza i principali Paesi emergenti individuando le prospettive per il mercato azionario.

Partendo dalla Cina, l’esperto rileva che il gigante asiatico ha sottoperformato a causa di una serie di problemi, tra cui il rischio di sanzioni, le interferenze normative e i problemi delle società immobiliari del Paese. Riteniamo che le autorità abbiano adottato le giuste misure per stabilizzare quest'ultimo settore. 

Tuttavia, un problema più generale è che, nonostante gli elevati indici di risparmio delle imprese e del commercio al dettaglio, si è verificata una mancanza di investimenti per i bassi livelli di fiducia, ad esempio l'incertezza sul quadro normativo in Cina. Le aziende cinesi si stanno però adattando: ad esempio, la minaccia di sanzioni ha spinto molte di esse a creare strutture in altre parti della regione.

“Questo decennio potrebbe essere molto diverso per i mercati emergenti, anche a livello di opportunità - commenta Brad Freer, gestore di Capital Group - Un tempo caratterizzati dalla rapida ascesa della Cina nell'economia globale e dalla sua prevalenza nell’Indice MSCI Emerging Markets, i mercati emergenti sono in fase di cambiamento con la riprogrammazione delle supply chain globali. L’India, che sta divenendo una buona alternativa alla Cina per la produzione di telefoni cellulari ed elettrodomestici, ne è un esempio”.

L’ascesa dell’India rappresenta comunque un trend più ampio. La crescita delle infrastrutture sta accelerando, i nuovi hub manifatturieri stanno incentivando le economie regionali e la transizione energetica mondiale sta spingendo gli investimenti esteri verso un mix più ampio di Paesi in via di sviluppo per soddisfare le esigenze produttive e di risorse naturali.

Anche secondo Antonioli la situazione in India è più rosea. Sebbene l'esito delle recenti elezioni abbia creato un elemento di incertezza, l'impatto complessivo sarà positivo. “Secondo le nostre previsioni, nel prossimo decennio la crescita dell'India dovrebbe aggirarsi tra il 5% e il 6% annuo, il che potrebbe far apparire interessanti anche alcune delle società oggi più costose e aiutare il mercato indiano a prolungare il suo recente periodo di sovraperformance”.

I mercati cinesi nel frattempo non sembrano in condizione di tornare a correre e la vendita indiscriminata di titoli cinesi ha creato opportunità per investire selettivamente. Come? “In aziende con flussi di cassa solidi e quote di mercato dominanti, tra cui alcuni colossi tecnologici - interviene il gestore di Capital Group - Inoltre, gran parte dei mercati emergenti scambia con le valutazioni più ridotte degli ultimi 10 anni in termine di rapporto prezzo/utili, con le banche centrali di molti di questi Paesi che hanno ampio margine per tagliare i tassi d’interesse”.

Secondo Antonioli la Corea del Sud è probabilmente il mercato azionario più sottovalutato al mondo, con il 78% delle società che scambiano al di sotto del valore contabile. Una delle ragioni principali è la restrizione attualmente applicata al pagamento dei dividendi, che ha fatto sì che molte società si limitassero a conservare la liquidità anziché restituirla agli azionisti. “Riteniamo che le autorità coreane seguiranno l'esempio del Giappone e allenteranno in qualche misura questa politica, uno sviluppo che ha il potenziale di aumentare la valutazione del settore societario nei prossimi cinque-dieci anni” chiarisce.

Anche le recenti elezioni in Messico hanno creato incertezza e portato inizialmente a un forte calo dell’azionario. Tuttavia, vi sono segnali che indicano che le politiche perseguite dal nuovo governo di sinistra potrebbero non essere così drastiche come suggerito durante la campagna elettorale.

In termini secolari, spiega ancora Antonioli, i mercati emergenti presentano un'esposizione significativa ai semiconduttori e all'intelligenza artificiale, in particolare in Corea, Taiwan e Cina. Aziende come TSMC e SK Hynix in Corea svolgono un ruolo fondamentale nella fornitura e nella produzione di componenti necessari per le applicazioni di IA e visto le valutazioni aumentare notevolmente negli ultimi mesi.

È chiaro che i mercati emergenti devono ancora affrontare una serie di sfide, ma la performance di quest'anno è stata importante e le valutazioni appaiono ancora interessanti. “Un ultimo aspetto positivo è che le autorità di molti Paesi emergenti stanno cambiando l’approccio al settore societario, concentrandosi sul tentativo di valorizzare i rispettivi mercati. Si tratta di una tendenza molto favorevole che ci aspettiamo si manifesti nei prossimi anni” conclude Antonioli.

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